13 settembre: anniversario della morte di don Giacinto Bernardelli

Anniversario morte don Giacinto Bernardelli

In quei giorni di post “Armistizio dello 8 settembre”, pieni di allegria, di sgomento e di gran confusione, muore don Giacinto, parroco emerito di Civine di Gussago: don Giacinto Bernardelli (1863) da Pezzazole di Pezzaze in Val Trompia. Sono passati 72 anni, pochissimi di noi l’anno conosciuto, forse nessuno, per questo cerchiamo di parlarne affinché non tutto finisca nell’oblìo.

Don Giacinto venne a Gussago nel 1894, lo steso anno in cui vennero tra di noi sia suo fratello Don Giuseppe (1862-1933) – Curato di S. Maria Assunta e Cappellano dell’Ospedale e casa di riposo “Richiedei”, nosocomio recante il nome di Paolo Richiedei, dell’antica famiglia originaria di Lavone di Pezzaze, quanto Don Giorgio Bazzani – Parroco di S. Maria Assunta, lasciando l’incarico di Curato in Gardone Val Trompia. Due valtrumplini ed un valsabbino rodato in Val Trompia, tutti e tre a Gussago. Vi rimarranno, rispettivamente, 50 anni, quasi 40, e 47 anni.

Il 25 aprile 1909 muore in Gussago la mamma dei due fratelli sacerdoti Bernardelli; infatti si legge: “Tanghetti Paolina dei ff. Pietro e Brentana Maria, vedova di Bernardelli Apollonio, di anni 78, ricevuti i S. Sacramenti è morta il 25 corrente (…). (Era madre del Parroco di Civine, e di un Curato di Gussago)”. [Reg. Morti dal 1900 al 1921. Tavola n. 46, n. 41. Parrocchia di S. Maria Assunta in Gussago. (Lettura a cura di Achille G. Piardi, anno 2000)].
A Paolina, il marito Apollonio – padre dei due sacerdoti operanti tra i gussaghesi – le era premorto l’anno 1882. [1882, 14 marzo. Muore Apollonio Bernardelli (1821) << (…) fu equo industrioso negoziante, divoto cristiano sacrificò la sua vita per aderire alla vocazione sacerdotale di due figli (…)>>. <<Alla cara memoria di Tanghetti Paola ved. Bernardelli nata a Bovegno il 25 novembre 1831, morta a Gussago il 25 aprile 1909 (…), i figli sacerdoti Bernardelli Giuseppe e Giacinto>>. (Epigrafe, muro d’ingresso, lato sinistro del cancello, Cimitero di Pezzaze – Stravignino)].

Gussago, 1931. Si erige la torre campanaria col più bel concerto esistente nella diocesi di Brescia. Don Giuseppe Bernardelli da Pezzaze, in cura d’anime a Gussago, è padrino di una delle campane (la 5^) del nuovo concerto; è il 2 agosto. Parroco è il suo amico e compagno di scuola Monsignor Giorgio Bazzani, Prelato domestico di Sua Santità. Alla benedizione del nuovo concerto presenziano ambedue i fratelli, sacerdoti, Bernardelli: Don Giacinto e Don Giuseppe, lo testimoniano le bellissime foto ufficiali. [Molto di più si dovrebbe dire sulla vita di Don Giuseppe Bernardelli spesa a favore della comunità di Gussago della quale fu benefattore in vita ed in morte, rimasto in cura d’anime a Gussago per ben trentasette anni dividendo, come sostiene Padre Giovanni Maria Bontacchio nelle sue note del 1944, “col Padre (N.d.r. Monsignor Giorgio Bazzani) i dolori e le gioie, le ansie e le aspirazioni, in una santa, cordialissima collaborazione. Per quindici anni fu padre degli infermi quale cappellano dell’ospedale, e poi maggiormente si avvicinò alla parrocchia per prestare in essa in modo più completo la sua opera santa. Che fa Don Giuseppe? Lo sa il malato, al quale continua a portare col conforto sacerdotale, il conforto della buona parola, suggerita dal suo grande cuore, la cui ruvida veste non ne soffoca le delicate vibrazioni; (…)”.]. (Pezzaze nella storia e nella sua vita religiosa – ed. 1944 – Pezzaze, Parrocchia di S. Apollonio. “Gussago al suo pastore esultando per l’alta onorif. (…)”. 15 agosto 1931- Tipogr. “Morcelliana”).
20 agosto 1941: Pezzaze. Bernardelli Don Giacinto, con testamento, lascia alla pia opera Bregoli in Pezzaze titoli per un capitale di lire 43.200 da impiegarsi a favore dei poveri della parrocchia con preferenza per quelli di Pezzazole. (Testamento di Don Giacinto; successivamente morto nel 1943, in giornate assai tribolate per la Nazione).
[fonte Istat: coefficienti di rivalutazione monetaria in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Per “attualizzare” almeno al 2011 una qualsiasi cifra espressa in Lire, moltiplicare l’importo da rivalutare per il coefficiente corrispondente all’anno per il quale si vuole effettuare la rivalutazione. Nel caso del capitale di Don Giacinto Bernardelli: Lire 43.200 del 1941 equivalgono (al 2011) a lire 50.342.212 (cinquantamilioni 342.212), da trasformare poi in Euro. Rimane da valutare o considerare quale tipo di immobile si sarebbe potuto comperare nel 1941 con detto valore capitale monetario, considerando che con 5 mila lire (lire 5.000) nel 1939/40 si acquisiva agevolmente, a Gussago, (senza eccessivo strozzinaggio) un intero caseggiato esclusivo con aia propria ovvero, come si diceva in quel tempo: èn löc èntréch co l’era; ‘na cà co l’era. Se poi si volesse pensare a cosa si sarebbe dovuto e potuto fare, secondo la volontà del testatore, col solo utile annuo (rendita) della casa di abitazione e fondo annesso, posti subito a destra dell’inizio del cammino stradale per la salita alla Santissima: “due quinti dell’utile (rendita annua) al seminario diocesano per le vocazioni ecclesiastiche di Pezzaze e di Civine…”; vale a dire il 40% della rendita]. (A cura di Achille Giovanni Piardi, anno 2012).

Gussago, il 13 settembre 1943 muore Don Giacinto Bernardelli (1863) da Pezzazole di Pezzaze. In cura d’anime a Civine di Gussago sino al 1941 – Parroco emerito di San Girolamo. Così leggiamo: “Interprete anche del defunto fratello sacerdote Giuseppe (†1933), lasciò la casa di Gussago con fondo annesso, alla parrocchia di Gussago con l’obbligo di passare, secondo la stima dei competenti, due quinti dell’utile annuo al seminario diocesano per le vocazioni ecclesiastiche di Pezzaze e di Civine. E i suoi risparmi in denaro parte alla parrocchia di Civine, parte alla parrocchia di Pezzaze, e parte all’istituto Bregoli di Pezzaze a favore dei poveri”. [Padre Giovanni Maria Bontacchio. “Memorie di sacerdoti e di chierici pezzazesi in Pezzaze”, in “Pezzaze nella storia e nella sua vita religiosa”– edito l’anno1944 – Pezzaze, Parrocchia di S. Apollonio]. [AA.VV. “Gussago al suo pastore esultando per l’alta onorif. (…)”. 15 agosto 1931- Tipogr. “Morcelliana” ]. (Lettura a cura di Achille Giovanni Piardi, anno 1997, ‘98-‘99-2000).

A cura di Achille Giovanni Piardi

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