Con atto notarile è ufficialmente costituito dal 28 settembre 2016 il Gal Gölem Valle Trompia e colline Prealpi bresciane che oltre ad accogliere i 18 comuni triumplini, soci privati, realtà no profit, si è allargato fino a comprendere i comuni di Collebeato, Cellatica, Botticino e Gussago. La società che nei prossimi 4 anni sarà impegnata a sviluppare i progetti contenuti nel Piano di sviluppo locale approvato dalla Regione Lombardia con un finanziamento di sei milioni e 300mila euro e che prevede investimenti per dodici milioni grazie alla compartecipazione dei soci, si è dunque ufficialmente costituita ed è per il 70% partecipata dai Comuni e per il rimanente 30 da associazioni e privati. Del 70% pubblico il 57 è in capo ai comuni triumplini e il restante 13 ai quattro fuori territorio valligiano. Sei saranno i membri che siederanno nel consiglio di amministrazione e secondo il disposto regionale due in rappresentanza degli enti pubblici e 4 dei privati, due appartenenti a realtà profit e 2 al no profit. Con l’atto di costituzione si avvia una nuova stagione ricca di progetti per la Val Trompia.
«Una vera e propria alternativa per l’intero territorio» hanno commentato i rappresentanti dell’assemblea della Comunità montana che in questi mesi ha fatto da raccordo fra le varie progettualità per la realizzazione del progetto definitivo considerato eccellente dalla Regione collocandolo al primo posto nella graduatoria ed ha assegnato il finanziamento milionario destinato a raddoppiare con lo sforzo di altre realtà. Ora si tratta dunque di mettere a punto il cronoprogramma immaginato e costruito con il sapiente apporto di Fabrizio Veronesi responsabile dell’area tecnica della comunità montana che farà da cabina di regia per l’intera durata di un Piano che non trascura nulla: si passa infatti dall’aspetto storico-artistico all’attenzione al recupero dei fabbricati rurali, allo sviluppo di un’economia alternativa per quanto riguarda coltivazioni speciali fino alla stagionatura del Dop in miniera o ai progetti che coinvolgono associazioni e cooperative.
Flavia Bolis
Fonte: Giornale di Brescia