Abbonamenti studenti: aumenti da settembre

Linea 13 Gussago

Si pagheranno 8 euro in più per la città e 14 euro per la tariffa integrata con i comuni dell’hinterland.

La metro continua a girare nei sotterranei di Brescia, ogni giorno da inizio marzo. E in superficie ci si arrovella, soprattutto in questo periodo, per trovare un equilibrio tra le tariffe di biglietti, abbonamenti, integrazioni extraurbane, orari, aumenti e tutto quanto serve per offrire un servizio dignitoso a prezzi competitivi. La Provincia ha fatto la sua parte a fine luglio, deliberando un aumento di 2,50 euro al mese (1,50 mensile per i tesserini annuali) per gli abbonamenti studenti integrati, che danno la possibilità ai ragazzi si salire su autobus extraurbani, urbani e sul metrò.

Nei giorni scorsi è toccato alla Loggia prendere la calcolatrice e ritoccare le tariffe degli abbonamenti studenti, in vista della riapertura delle scuole tra un mese. Il servizio è stato implementato e per questo si spende qualcosa in più: l’Amministrazione comunicherà nei prossimi giorni le variazioni e i dettagli – che ad una prima analisi sembrano abbastanza contenuti -, ma quel che rileva per le tasche degli studenti (e dei loro genitori, che dovranno a breve aprire il portafogli) è che un aumento ci sarà. La Giunta ha infatti stabilito l’adeguamento tariffario rispetto agli abbonamenti integrati studenti: si parla di 8 euro l’anno in più per la città (tariffa Z1) e di 14 euro per i 14 comuni contermini (tariffa Z2). I ragazzi possono così utilizzare sia gli autobus e la metro delle linee urbane (del Comune) che extraurbane (della Provincia), restando ovviamente nella cintura cittadina (che comprende la città e i 14 paesi dell’hinterland, vale a dire Flero, Castelmella, Roncadelle, Gussago, Collebeato, Cellatica, Concesio, Bovezzo, Nave, Caino, Botticino, Rezzato, Borgosatollo e Poncarale).

«Questi cambiamenti vanno nell’ottica dell’accordo stretto con il Broletto per l’integrazione tariffaria completa urbano-extraurbano – spiega l’assessore alla Mobilità Federico Manzoni -: ci siamo impegnati a fare una serie di passaggi che stiamo attuando in queste settimane. L’idea è di omologare le nostre due zone tariffarie Z1 e Z2 con le due tariffe extraurbane della Provincia A e B, per fare in modo che le aziende di Brescia Trasporti e quelle della Provincia del gruppo Arriva applichino più o meno le stesse tariffe per urbano ed extraurbano, secondo il principio delle porte aperte».

Per i biglietti di corsa singola, invece, il discorso si complica e, per questo, la Loggia ha deciso di prendersi più tempo. Non solo per una questione «fisica» (bisognerà cambiare le macchine obliteratrici sui bus, soprattutto quelli extraurbani, che non impiegano il titolo di viaggio elettronico), ma anche per un fattore legato al tempo: se per gli abbonamenti non ci sono restrizioni, per i ticket singoli ci sono dei vincoli orari di validità della corsa che mal si sposano con le esigenze di cambiare più mezzi e di uscire dalla città. «Si tratta di due filosofie di viaggio molto diverse -spiega Manzoni- e per questo ci sono delle difficoltà oggettive e tecniche che richiedono un supplemento di studio, tempo che ci siamo presi contando di risolvere tutto nei prossimi mesi». Si parte quindi da settembre, con l’aumento degli abbonamenti studenti: l’anno scorso sono stati staccati 118.597 tesserini.
Giuliana Mossoni

Fonte: Giornale di Brescia

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