“Ad Maiora! 2021”, tre gussaghesi tra i cinquanta migliori laureati con lode

Ad Maiora laureati ottobre 2021

Dopo due anni di stop alle celebrazioni, domenica 10 ottobre 2021 si è tenuta a Campo Marte (a Brescia) la quinta edizione di “Ad Maiora!”, cerimonia ispirata alla tradizione anglosassone del “Commencement Day”. Durante la manifestazione, il rettore Maurizio Tira ha consegnato i diplomi di laurea a cinquanta laureate e laureati, una parte dei mille dottori che hanno occupato la grande superficie di Campo Marte, scelti tra coloro che hanno onorato il proprio corso di studi con il massimo dei voti e la lode. A chiudere la cerimonia il tradizionale lancio del “tocco” accademico, metafora della trasmissione del sapere che simbolicamente si diffonde come pioggia dall’alto e diventa patrimonio dell’intera comunità.

Tra i cinquanta laureati selezionati, ben tre sono gussaghesi: si tratta di Paolo Magri (Ingegneria), Marta Turati (Biotecnologie) e Alberto Zaffuto (Giurisprudenza).

Brescia abbraccia i suoi mille laureati

In una domenica di festa è tornato a risplendere il sole, un segno di buon auspicio per i tanti neolaureati pronti a lanciarsi nel mondo degli adulti e in una dimensione professionale fatta di soddisfazioni e di obiettivi da raggiungere. Dopo due anni di stop alle celebrazioni e un percorso di studi terminato tra mille difficoltà, un migliaio di ex studenti dell’Università degli Studi di Brescia, laureati alla magistrale nel 2019 e nel 2020, si è finalmente riunito per la quinta edizione di «Ad Maiora!». Ieri pomeriggio il cielo sopra Campo Marte si è tinto di nero: il lancio del tocco accademico ha oscurato per pochi secondi il sole trasmettendo emozioni ed entusiasmo. «Siamo stati considerati le classi più resilienti nella storia universitaria. L’amarezza e le insidie ci hanno costantemente tenuto compagnia nell’ultimo tratto di una tappa fondamentale. Abbiamo vissuto momenti senza precedenti, costretti a destreggiarci tra quarantene, studio a distanza, esami online: ma lo sconforto ha lasciato il passo alla determinazione. Perché, dopotutto, la disperazione è solo una condizione temporanea: nella vita ci troveremo davanti a molte altre sfide, non dobbiamo mai rinunciare a ciò in cui crediamo e per cui abbiamo studiato. Senza paura di fallire, con spirito di fiducia nel domani».

Nessuno come Mattia Campanini può capire cosa abbia significato l’impegno accademico al tempo del Covid-19. Laureato in Management «davanti allo schermo di un pc, guidato dalla frustrazione di dover vivere un giorno speciale in maniera asettica» e che ieri pomeriggio ha invitato i suoi compagni «ad affrontare il futuro senza privarsi di nulla». Tutti insieme per la prima volta dopo un tempo sembrato infinito: una cerimonia iniziata con il corte dei docenti togati, partito dal dipartimento di Economia di via San Faustino e intervallata dalle musiche del Chorus Universitatis Brixiae diretto dal maestro Silvio Baracco.

«Questo giorno per voi rappresenterà solo una delle tante conquiste nel vostro lungo cammino, un trampolino per traguardi sempre più alti, il campo base per l’assalto alle vette – è l’augurio del rettore Maurizio Tira -. Ma oggi festeggiamo anche l’avvio di un nuovo inizio per il mondo accademico con la ripresa delle attività didattiche in presenza, dopo mesi drammatici e colmi di incertezze». Un’emergenza non ancora totalmente rientrata e che ha costretto parenti ed amici ad assistere alla cerimonia di consegna dei diplomi fuori dal parco e ad altri mille neolaureati a dover rinunciare all’evento, causa ingressi contingentati. Ma ciò che non è cambiato è l’entusiasmo con cui gli ex studenti hanno vissuto il momento: le mascherine al volto non hanno impedito di celarne la gioia negli occhi e l’orgoglio di essere giunti a un’importante meta. «L’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo, una frase pronunciata da Nelson Mandela che rispecchia una grande verità – sottolinea il sindaco Emilio Del Bono -. Per affrontare le sfide del XXI secolo abbiamo bisogno di voi: studenti meritevoli e testimoni di umanità e di scienza. Cercate di non essere mai sazi di conoscenza, continuate a perseguire i vostri sogni, siate umili e non smettete mai di stupirvi davanti al nuovo».
Marta Giansanti

Fonte: Bresciaoggi

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