Sabato 27 giugno 2020. Il Brescia sfida il Genoa in quella che appare come l’ultima spiaggia per raggiungere una complicata salvezza. Lo scontro diretto è delicato e il clima, solo meteorologicamente parlando, al Rigamonti è rovente. Sabelli offre a Donnarumma il pallone del vantaggio, poi tocca a lui, Alessandro Semprini. Il giovane terzino di Gussago si lancia in proiezione offensiva e segue al meglio l’azione impostata da Sabelli e Bjarnason: Perin è nuovamente battuto. Il gol del 2-0, il primo segnato in A da Semprini, è di quelli da ricordare. Ma non basterà per fermare i liguri, resuscitato dai rigori di Iago Falque e Pinamonti. Finisce 2-2. “Ma quello resterà per sempre un ricordo meraviglioso – racconta Semprini -. Quello non me lo potrà togliere nessuno. A casa ho anche un quadretto con l’articolo di giornale e la foto”. La palla che rotola in fondo alla rete, l’abbraccio con Torregrossa. Peccato però che questo resterà, almeno per ora, l’unico gol in biancazzurro di Semprini. Già, perché le strade del Brescia e dell’esterno si sono divise nella serata del 31 agosto. A poche ore dalla chiusura della sessione estiva del mercato. Non senza rammarico. “Vero. C’è molto dispiacere per come è andata a finire questa esperienza, perché sinceramente non me l’aspettavo”.
Cresciuto con i colori biancazzurri fin dalla più tenera età, “Avrei sperato di avere più spazio per poter dimostrare le mie qualità, ma purtroppo ho capito che non ne avrei avuto – prosegue Semprini nella sua analisi -. Non potendomi permettere un’altra stagione senza giocare dopo l’infortunio della scorsa stagione, mi è stato proposto lo svincolo da parte del Brescia. Mi è sembrata la soluzione migliore”. In occasione dell’ultima stagione giocata in Serie A dai biancazzurri, Alessandro Semprini è stato uno dei giocatori maggiormente impiegati nella fase conclusiva della stagione. Dopo l’esordio avvenuto il 5 gennaio 2020 contro la Lazio al Rigamonti, il terzino ha disputato altre 11 gare nelle 12 conclusive (è rimasto in panchina solo contro il Torino). Poi il Brescia riparte dalla B dopo la retrocessione. “Purtroppo l’inizio di stagione è stato caratterizzato da un brutto infortunio: mi sono dovuto operare al ginocchio e sono rimasto fuori diversi mesi”. Dalla fine di ottobre fino ad aprile 2021. Torna a disposizione di Clotet in occasione della gara interna contro il Pordenone, ma non scenderà più in campo. “Negli ultimi mesi mi sono sempre allenato con grande costanza e impegno, ma mi mancava il ritmo partita”. Martedì sera la rescissione. Dolorosa. “Ma era forse l’unica soluzione: non ero considerato parte importante del progetto. E non erano arrivate offerte. Il mio obiettivo è ora quello di trovare una squadra che mi dia fiducia e che mi permetta di potermi esprimere. In B sono considerato un “under”, in C un “over”. Vedremo…”. Nessun dubbio sulla sua fede. “Ringrazio la società e il presidente per tutte le stagioni vissute qui a Brescia – conclude Semprini -. Sono cresciuto con Cistana e Mangraviti nelle giovanili e nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere tanti ragazzi: con i miei compagni si era creata una famiglia. Tiferò sempre per loro”.
Alessandro Maffessoli
Fonte: Bresciaoggi