Il piccolo centro di Serrapetrona, un totale di mille abitanti nel maceratese, risponde con riconoscenza all’impegno profuso da tantissimi gussaghesi. Un impegno concreto, che ha permesso la raccolta di quasi 11mila euro come piccolo ma significativo contributo alla ricostruzione del paese, nel dopo-terremoto. Prima il sisma, con la sua portata terrificante di distruzione, poi la pesante nevicata che appesantito la situazione; quindi il terremoto e la nevicata insieme, che hanno prostrato definitivamente Serrapetrona e i comuni limitrofi.
«Noi maceratesi siamo un popolo laborioso e orgoglioso; un popolo che si rimbocca subito le maniche. L’abbiamo dimostrato nell’emergenza a tutta l’Italia: la gente non vuole aspettare l’assistenzialismo dello Stato», ha spiegato il sindaco marchigiano Silvia Pinzi, ospite in sala Togni, a Gussago, in un incontro pubblico durante il quale sono stati rinsaldati i legami tra due realtà municipali.
Il 7 gennaio una delegazione gussaghese, composta da rappresentati comunali e delle associazioni del territorio, si era recata a Serrapetrona per concordare un piano di aiuto. «Da quella distruzione – ha raccontato ancora il primo cittadino Silvia Pinzi -, che nel nostro paese, per fortuna, non ha causato morti, ma danni agli edifici (subìti dal 55% delle strutture, ndr), vogliamo ripartire e grazie agli amici di Gussago mettiamo un tassello importante». L’obiettivo del sindaco, accompagnato a Gussago da rappresentanti del Comune e delle associazioni di Serrapetrona, è evitare lo spopolamento. «Molte persone si sono spostate sulla costa dove si sentono più al sicuro – ha proseguito il sindaco marchigiano -; assistiamo al progressivo disgregarsi dei legami sociali ed economici. Ricostruzione e potenziamento dei servizi ridaranno fiducia ai cittadini».
Va in tale direzione il progetto – in parte finanziato con i soldi raccolti a Gussago attraverso eventi e donazioni – che prevede la costruzione di una struttura leggera, geodetica, di circa 300 metri quadri, con bagni e docce – 60mila euro – ad utilizzo polivalente (per eventi sportivi, culturali e d’intrattenimento) destinata pure ad essere un punto di prima accoglienza e di protezione civile. «Serrapetrona è un paese bellissimo, uno dei più piccoli tra quelli colpiti dal terremoto – hanno spiegato il sindaco di Gussago Bruno Marchina e l’assessore Giovanni Coccoli -. Abbiamo voluto destinare a loro i fondi raccolti. Ma il nostro impegno al loro fianco non finirà qui».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia