La Barchessa, un elegante portico seicentesco, all’ombra del Colle Barbisone, sorvegliato dalla Santissima e avvolto nel verde e nella pace franciacortina: questa sarà la nuova accogliente e calda casa delle penne nere gussaghesi. Gli alpini sono al lavoro per la ristrutturazione dell’antica struttura di via Staffoli; operazioni che sono iniziate nel giugno del 2014. Dopo diciassette anni il Gruppo abbandonerà, così, il vecchio e storico luogo di ritrovo, di via Giovanni Nava, dove il sodalizio, amato dai gussaghesi, si incontrava per pianificare eventi e per passare del tempo con i compagni di un una volta, fratelli d’arme e di sangue. Ora si sta per aprire un nuovo capitolo nella storia degli Alpini di Gussago; è stata infatti stipulata una convenzione con la Fondazione Enti Morali di Gussago, che prevede la gestione dei locali di via Staffoli per cinquant’anni.
«Un avvenimento di grande importanza per la nostra realtà – ha spiegato Angelo Belleri, capogruppo del gruppo Alpini di Gussago -; questo sarà, grazie all’accordo con la Fondazione Enti Morali di Gussago, luogo di ritrovo e di riferimento di grande importanza per le nuove leve, ma anche per tutti quelli che giovani non lo sono più. Un importante punto di aggregazione, che speriamo riesca a coinvolgere maggiormente i giovani».
In questi giorni, si è conclusa la posa di tutti i serramenti e dei pavimenti, sia della nuova struttura, che fa angolo con la barchessa, sia della Barchessa stessa. In dirittura di arrivo anche il ciottolato esterno, il piazzale per il parcheggio delle automobili e le operazioni di installazione degli impianti elettrici e idraulici che completeranno l’opera e costituiranno un vanto per gli anni a venire per il sodalizio locale delle penne nere, generose come sempre anche negli sforzi collettivi per sistemare degnamente l’edificio.
«Possiamo quindi dire di essere a buon punto – spiegano gli alpini gussaghesi -. Manca ancora la ristrutturazione della colombera e altri piccoli lavori di rifinitura. Un doveroso grazie va ai nostri pochi soci sempre presenti». Si procede, dunque, con sistematicità e dedizione per la conclusione dei lavori. Il tutto dovrebbe essere pronto a primavera, quando la Barchessa potrà finalmente essere inaugurata con una festa, in puro stile alpino.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia