Un esperimento riuscito anzi, riuscitissimo. L’Alpinismo under 25, nato da una proficua collaborazione tra Giulia Venturelli, guida alpina di Gussago, la sezione bresciana del Cai e la Scuola di Alpinismo Adamello sarà certamente ripetuto nei prossimi anni. La formula dell’iniziativa è semplice: un’estate all’insegna della montagna per sette giovani scelti tra numerosi candidati. Un crescendo di difficoltà ha accompagnato il loro cammino: arrampicata su roccia a Caionvico e sulla splendida e dolomitica parete Sud della Presolana; ascensioni su ghiacciaio alla vetta del nostro Adamello e alla Punta Gnifetti al Monte Rosa. Il tutto guidati ed assistiti da Giulia Venturelli e da tre istruttori della Scuola Adamello, Damiano Vitali, Valerio Calzoni e Giovanni Peroni.
Un grosso sforzo finanziario per il Cai, ben impiegato con ottimi risultati, anche in vista dello scopo finale. Tra le iniziative del Cai l’alpinismo giovanile coinvolge ragazzi da 8 a 16 anni e alle gite arrivano partecipanti over 35. Manca quindi una fascia d’età. Con Alpinismo under 25, si voleva colmare il gap e con questo primo esperimento ci si è incamminati sulla giusta strada. Soddisfatta Giulia Venturelli che parla di un rapporto franco e cordiali con i partecipanti, curiosi e timidi all’inizio, poi entusiasti e con tanta voglia di continuare a fare: «adesso si ritrovano tra di loro per andare ad arrampicare. Faranno sicuramente una bella propaganda tra i loro coetanei sulle meraviglie dell’andare in montagna». Essere stati scelti era già in partenza «un successo, emozione e gioia, una grandissima opportunità e speranza di trovare un gruppo di amici con cui condividere la passione per l’alpinismo», osserva Daniele Novelli. «Un’estate che ha regalato esperienze inaspettate, insegnandomi ad accogliere ed assaporare la bellezza dell’imprevedibilità », è il commento finale di Giulia Paris.
Fausto Camerini
Fonte: Bresciaoggi