
Mons. Giuseppe Rossini (9.5.1901 – 18.7.1975) volle “L’Oratorio Femminile” di Gussago, opera voluta ed iniziata da lui; avrebbe dovuto chiamarsi CASA DELLA GIOVANE “Nostra Signora di Lourdes”. [Di questo storico titolo non vi è più traccia. Possibile che detta denominazione sia scomparsa anche dal ricordo? Chi scrive queste righe assistette alla cerimonia d’inaugurazione dell’Oratorio femminile, avvenuta a cura del vescovo Mons. Giacinto Tredici, correva la primavera dell’anno 1964; don G. Rossini, l’iniziatore, era a Brescia – Santa Maria dei Miracoli – già da tre anni, continuando la responsabilità all’istituto “Pro familia” e dimorando nella canonica di Vicolo delle stelle a lato del santuario].
Dal saluto rivolto da don Rossini ai parrocchiani: “(…). Debbo aggiungere a tutto questo lo slancio col quale avete accolto l’appello per la erezione del nuovo Oratorio femminile che avrei desiderato portare a termine, mentre questa gioia sarà dal Signore riservata ad altri. Sono felicissimo di dirvi che non lascio una lira di debito, grazie alla vostra generosità, perché l’edificio com’è allo stato attuale è pagato completamente ed è costato 18.246.000 (diciottomilioniduecentoquarantaseimila lire): questo vi fa veramente onore. (…)”. (Maggio 1961)
La maestra Teresa Angeli (1927), a mano, scrive quanto di seguito: “Mons. Giuseppe Rossini è nato a Verolanuova nel 1901, è stato consacrato sacerdote nel 1926 ed è morto nel 1975. Il suo nome è particolarmente legato al “Pro Familia” a cui ha donato in esclusiva 35 anni del suo sacerdozio. Nel suo testamento spirituale ha scritto: “Desidero vedere l’Istituto Pro Familia, il mio ultimo campo di lavoro, prosperare e dilatarsi e rispondere in pieno ai suoi fini, cioè: costruire la famiglia cristiana come Dio l’ha voluta, cellula viva, edificante il corpo mistico di Cristo. Chiudo gli occhi pensando ai giovani, speranza del domani, nella loro lotta per un amore puro e casto, per gli ideali proposti dal Vangelo e dalla Chiesa Conciliare”.
Teresa Angeli letti gli articoli di stampa ed il ‘ricordo ufficiale’ – diffusi nell’estate del 1975, al momento della morte di monsignore – così si esprime: “Chi ha scritto l’articolo precedente ha ignorato volutamente ciò che fece Mons. Rossini a Gussago e chi era per i gussaghesi. Mons. Rossini a Gussago era amato, stimato, seguito. Lui aveva data il massimo di sé, ma anche i suoi parrocchiani avevano fatto altrettanto. Come erano stati gelosi di Mons. Giorgio Bazzani (†1941) quando veniva richiesto altrove per la predicazione, lo stesso fecero con Mons. Rossini quando ultimamente la domenica dopo i vespri spariva per andare al ‘Pro Familia’. (…) solo non poteva attendere a due cose insieme”. (1975, Teresa Angeli).
La maestra Teresa Angeli continua con una significativa riflessione: “I gussaghesi sono un po’ rudi esteriormente, ma intimamente sono molto sensibili e non gradiscono i torti e per loro l’abbandono di Monsignore fu un torto. Come un padre che abbandona la famiglia, nella sua andata non è accompagnato dai figli che ne sono dolenti, così Monsignor Rossini l’ultima domenica sera partì solo, in corriera, giusto in tempo per recarsi al ‘Pro Familia’. La gente di Gussago era triste. Dopo la morte (1941) di Mons. Giorgio Bazzani, era il secondo parroco che senza una grave disgrazia abbandonava Gussago. Una sposa gussaghese (alla fine di giugno del 1961) mi disse: ‘Perché sacerdoti, suore, consacrati al Signore, possono lasciare tutto ed andare altrove, cambiare posto, mentre solo gli sposi, se vogliono varcare la soglia del Paradiso, non possono lasciare mai?’. Non seppi rispondere. (…)”. (Teresa Angeli, 1975).
A cura di Achille Giovanni Piardi
Per approfondire:
– Mons. Giuseppe Rossini, prevosto di Gussago dal 1948 al 1961
– Storia dell’Oratorio Femminile di Gussago: nascita e costi
– Primavera 1964: il vescovo Giacinto Tredici inaugura l’Oratorio femminile di Gussago
– 11 maggio 1961: il saluto di Monsignor Rossini al momento dell’addio