L’appello del sindaco Marchina: “Salviamo il Richiedei”

Fondazione Richiedei

Un appello, scaturito dal timore che tutti gli sforzi fatti negli ultimi anni per «salvare» la Fondazione Richiedei vengano vanificati. Lo ha lanciato Bruno Marchina, il sindaco della cittadina dell’hinterland che ha, tra i suoi compiti, quello di nominare, su «base fiduciaria» i componenti del consiglio di amministrazione della storica realtà sociosanitaria. «Ora il cda deve approvare il bilancio di previsione e rischia di doverlo fare in perdita se, al trasloco certo entro aprile della Geriatria e della Riabilitazione cardiologica dell’Ospedale Civile non corrisponderà l’apertura del nuovo reparto di Alcologia con diciotto posti letto, riconosciuti con il tariffario della specialistica – spiega -. È un problema concreto, che mi preoccupa molto: dell’ipotesi dell’Alcologia al Richiedei se ne sta parlando concretamente anche nell’ambito della cabina di regia costituita dall’Agenzia di tutela della Salute di Brescia. Ma i tempi stringono e, se non ci sarà un atto formale da parte della Regione, tenuto conto che i posti letto sono già accreditati, il rischio di approvare un bilancio in perdita è reale e questo potrebbe comportare qualche problema con le banche, con le quali in diverse forme la Fondazione è indebitata per circa 19 milioni di euro, poco meno dell’equivalente dell’intero bilancio».

Per Marchina, la «certezza» dell’apertura dell’Alcologia «potrebbe rasserenare gli animi, in attesa di ulteriori soluzioni strutturali, che potrebbero tradursi nell’identificazione del Richiedei come Presidio ospedaliero territoriale dell’Azienda sociosanitaria Spedali Civili di Brescia». Su questo, il Sindaco non ha dubbi: «Il Richiedei ha tutte le caratteristiche per diventare il Pot dell’Asst Spedali Civili, presidio territoriale dell’azienda previsto dalla riforma della sanità». Continua: «Se aprissero l’alcologia con la tariffa specialistica che è di 226 euro al giorno per il ricovero a fronte degli attuali 156, da corrispondere sia a Palazzolo sia a Gussago, la Fondazione potrebbe tirare un sospiro di sollievo e continuare nella strada del pur lieve attivo di bilancio iniziata due anni fa, da quando è stato anche ridotto il debito con le banche. Un leggero utile, negli ultimi due esercizi, malgrado siano già venuti a mancare gli introiti dell’affitto del Civile che ha continuato a mantenere a Gussago la Geriatria, che da aprile verrà trasferita a Montichiari e la Riabilitazione cardiologica, che andrà a Gardone Val Trompia».

La prospettiva dell’Alcologia permetterebbe «di assorbire una buona parte di esuberi di personale che si verrebbero a creare con il trasferimento dei due reparti». «Sempre, tuttavia, in attesa che si identifichi nel Richiedei il Pot dell’Asst Spedali Civili» è la posizione di Marchina, storico sindaco di Gussago il cui mandato terminerà a breve, «senza alcuna intenzione di ricandidarmi». «Ricordo che il trasferimento di due realtà importanti quali Geriatria e Riabilitazione cardiologica non interrompe la collaborazione con il Civile, perché alla Richiedei rimangono il Centro dialisi, quello per i Disturbi del comportamento alimentare, gli ambulatori della Neuropsichiatria infantile: individuarci come sede del Pot è quasi naturale. Dirò di più: in attesa delle definizioni regionali, siamo pronti anche a sperimentarlo».
Anna Della Moretta

Fonte: Giornale di Brescia

RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON LE NOSTRE NOTIZIE!

- iscriviti al canale WhatsApp di Gussago News
- iscriviti alle Newsletter di Gussago News