Barbi Marietta ed il tabernacolo della chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta

Tabernacolo chiesa Santa Maria Assunta

Marietta fu la madre dei tanti figli di Luigi, tra cui Paolo (1911) e Rina (1922-2009), per tutti noi parrocchiani di Santa Maria Assunta “la Signorina Rina”, a lungo motivatamente impegnata in Parrocchia. Domenica 27 novembre 2016, la signora (C. R.) di anni 84 ben compiuti mi racconta:

“Quando ero una ragazzina, forse al tempo di don Faustino Togni (parroco dal 1941 al 1947), sentivo gli adulti di casa ed altri del paese, frequentanti la chiesa Parrocchiale Santa Maria Assunta, affermare che il nuovo tabernacolo o ciborio dell’altar maggiore della Prepositurale Pievana S. Maria Assunta, quello (ancora attuale) richiamante la fattura della facciata della Parrocchiale” – al momento del rifacimento completo di detto altare della mensa, colla sostituzione in chiesa anche dei vecchissimi, ottocenteschi, e ricchissimi lampadari in vetro di Murano (documentatamente fotografati, quali esistenti, ancora l’anno 1937), permutati in quelli oro e rosso, in legno dorato a elementi componibili, formanti bracci retti ed infilati su di un’anima (otto grandi e otto piccoli; levati sia dal presbiterio quanto dai preposti altari ancora prima del 1993, vale a dire durante i lavori di rinfresco degli stucchi e la successiva, quasi contemporanea, sostituzione del pavimento a marmette piccole grigio/blu con l’attuale bianco/rosso a grandi lastre) – “venne donato dalla signora Marietta Barbi da Ome sposa di Luigi Gozio (Gussago, 1884) dei detti Bèrnardèi e madre di Paolo Gozio (1911) quanto della summenzionata Signorina Rina”. Bèrnardèi per il soprannome attribuito a Bortolo Gozio (1815) detto però Bernardo.

Quali altri anziani gussaghesi potrebbero confermarci questa notizia: Marietta Barbi Gozio donatrice del ciborio-tabernacolo?

A cura di Achille Giovanni Piardi

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