Penne nere al lavoro per la realizzazione della nuova sede di Gussago che troverà spazio nell’edificio seicentesco con una concessione cinquantennale.
Penne nere al lavoro per la nuova sede, che troverà collocazione all’interno della «Barchessa», splendido portico seicentesco, in fase di ristrutturazione. Sono infatti iniziati, in via Staffoli, le operazioni che porteranno, tra circa un anno, alla nascita della nuova e scenografica sede degli alpini. Quindi, dopo sedici anni il Gruppo abbandonerà il vecchio e storico luogo di ritrovo, di via Giovanni Nava. È stata, infatti, stipulata una convenzione con la Fondazione Enti Morali di Gussago, che prevede la gestione dei locali di via Staffoli per cinquant’anni.
«È un avvenimento di grande importanza per la nostra realtà – ha spiegato Angelo Belleri, capogruppo del gruppo Alpini di Gussago -. Tra un anno gli alpini potranno avere una sede, possiamo dire praticamente definitiva, grazie all’accordo con la Fondazione Enti Morali di Gussago. Un luogo di ritrovo e di riferimento di grande importanza per le nuove leve, ma anche per tutti quelli che giovani non lo sono più. Un importante punto di aggregazione che speriamo riesca a coinvolgere maggiormente i giovani i quali, soprattutto a seguito dell’abolizione del servizio di leva, sono sempre meno presenti nel nostro gruppo e dei quali abbiamo bisogno per tramandare le nostre conoscenze». Ecco dunque che, una volta arrivate le autorizzazioni necessarie e dopo aver avuto il permesso per l’inizio dei lavori dall’ufficio tecnico del Comune di Gussago, sono partite le operazioni di ristrutturazione dell’edificio storico conosciuto come la Barchessa. Operazioni che procedono spedite. Un cambiamento importante che coincide con una ricorrenza di tutto rispetto: il Gruppo Alpini di Gussago, infatti, festeggerà l’ottantacinquesimo anno dalla fondazione e sta studiando una serie di iniziative, mostre e attività per l’evento celebrativo, che si terrà in ottobre». E non ci sono dubbi. Gli alpini sono di parola e faranno in modo di onorare la loro ricorrenza nel migliore dei modi. Così il lavoro per la nuova sede prosegue senza sosta e con impegno, tipico delle penne nere.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia