La Biblioteca comunale “Bonometti” resterà chiusa – fino al 7 maggio – per verifiche strutturali e importanti interventi di rimodulazione degli spazi, che terranno conto del mutato rapporto con il libro e del progressivo passaggio dalla «teca» – intesa come luogo di raccolta e di consultazione del sapere – a uno spazio interattivo di incontro, con articolazioni e offerte basate sul piano motivazionale. L’obiettivo è, sotto il profilo formale, il ripensamento degli spazi e delle loro funzioni, che tenga conto di quanto di travolgente è avvenuto in questi anni con internet e con i social. Non si tratta di moltiplicare gli spazi, ma di specializzarli.
«Siamo costretti a tenere chiusa la biblioteca per queste tre settimane, fondamentali per ripensare gli spazi ed incrementare i servizi della biblioteca stessa – hanno spiegato l’assessore Paola Ricci e il sindaco Coccoli, in risposta all’interrogazione portata in Consiglio comunale dal Pd di Gussago -. Pensiamo a spazi polifunzionali, nei quali il modo dinamico di incontrare testi e immagini possa eliminare la staticità accigliata, ma al tempo stesso valorizzare la fisicità e la realtà del libro. Ci piacerebbe provare ad allestire una stanza del primo piano, utilizzando un proiettore e un telo per organizzare piccoli cineforum e conferenze per poche persone, e ricavare spazi per migliorare la parte dedicata allo studio per gli studenti. Vogliamo anche mutare la parte informatica, e gli altri angoli che sono convergenti verso il campo del conoscere, con gioia». La possibilità di un faticoso trasloco dei materiali interna è resa più «lieve» dall’obbligo delle prove di carico e strutturali, alle quali l’edificio sarà sottoposto in questi giorni per le verifiche da parte dei tecnici e per ottenere il certificato per la prevenzione degli incendi. «In queste ore saranno effettuate prove di carico, attraverso piscine che saranno riempite d’acqua, e prove strutturali alle solette – ha spiegato l’Amministrazione comunale -. Il lavoro di verifica comporta il fatto di dover togliere libri dal primo piano e spostarli al piano inferiore. Così si approfitta di questa necessità per migliorare il servizio».
«Ottenute le certificazioni – ha detto Coccoli – alla riapertura avremo già allestito questa prima stanza che verrà sicuramente alleggerita dei libri che saranno in parte spostati. Gli utenti troveranno telo, proiettore sedie. Una prima fase, perché l’idea è quella di rivedere la funzionalità della biblioteca». La spesa per il primo intervento è limitata: circa tremila euro. «Sarà l’occasione – ha concluso il sindaco – anche per fare una cernita del patrimonio bibliotecario, insieme al Sistema ovest bresciano. Uno dei criteri vigenti stabilisce che i libri mai prestati possono essere scartati. Sarà anche fatto un inventario ragionato per eliminare quello che non serve e valorizzare qualcosa che abbiamo e che non viene abbastanza evidenziato».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia