Bonomi Group, un record tira l’altro: nuovi investimenti per 120 milioni

Rubinetterie Bresciane Bonomi

Bonomi Group spa saluta un altro anno record e rilancia con investimenti per 120 milioni di euro in 4 anni. Il gruppo che fa riferimento alla holding con quartier generale a Gussago – controllata pariteticamente dai rami familiari dei fratelli Aldo (Cavaliere del Lavoro; presidente e amministratore delegato) e Carlo Bonomi (vice presidente e amministratore delegato); con loro i figli Mario (plant manager Rubinetterie Bresciane), Marta (responsabile marketing), Monica (responsabile acquisti Rubinetterie Bresciane), Massimo (plant manager Valpres e Valbia) e Alessandra (responsabile ufficio acquisti Valpres e Valbia) -, dopo aver superato per la prima volta i 300 milioni di ricavi nel 2022, l’anno dopo ha fatto meglio: il consolidato evidenzia un fatturato di 336,1 mln di euro (+11,7%), l’ebitda sale a 94,94 mln di euro (78,83 mln l’anno prima; vale quasi il 28% del business), l’utile netto vola a 42,3 mln di euro (+21,4%).

«Abbiamo archiviato un 2023 eccezionale, forse non ripetibile: il fatturato nella prima parte del 2024 è superiore di circa il 4% tendenziale, ma pensiamo di chiudere in linea con l’anno scorso e con un risultato netto inferiore, a causa di tassi di cambio e costi delle materie prime sfavorevoli – sottolinea Aldo Bonomi -. Il mercato tedesco per noi è sceso del 20%, l’Italia dell’1% ma siamo cresciuti in altri mercati: nel complesso siamo sereni». Dopo le acquisizioni degli anni precedenti, a fine 2023 è stato rilevato il 70% della Savinox srl di Vado Ligure (Savona), specializzata in leghe per il settore navale. «Ora stiamo integrando le nuove realtà, è un processo faticoso ma che prosegue – precisa Aldo Bonomi -. Per questo, non siamo focalizzati su operazioni di M&A nei prossimi mesi, anche se potremmo cogliere eventuali opportunità».

La crescita è il «leitmotiv» dell’azione del Gruppo, concetto ripetuto più volte durante la presentazione di conti del 2023: il sogno resta lo sbarco con uno stabilimento produttivo negli Usa, il mercato più importante per Bonomi, ma «non c’è nulla di concreto: servirebbero l’opportunità giusta e molti investimenti, che andrebbero a erodere i 120 milioni di euro che abbiamo preventivato fino al 2027, di cui 35 nel ’24». L’attenzione è puntata pure sulla gestione: oggi alla guida ci sono i due fratelli Bonomi con i figli, ma non si esclude l’idea di aprire il board a figure esterne.

«Assolutamente fuori discussione», invece, l’ingresso dei fondi nel capitale. Sul fronte innovazione, un gruppo di circa 15 persone tra Rubinetterie Bresciane e Valpres è al lavoro sull’IA e sui suoi effetti (soprattutto sulla parte gestionale dell’azienda: la produzione è già automatizzata), importanti risorse sono state destinate alla cybersecurity e alla formazione. Grande è la sfida sul personale (oggi il gruppo conta 949 addetti, l’obiettivo è arrivare a 1.000). «Negli ultimi anni abbiamo implementato gli sforzi, con politiche retributive, misure di welfare e orari flessibili, oltre a corsi ad hoc per alcune figure chiave, in particolare della fascia d’età più giovane, con ottime competenze tecniche ma che a volte faticano a gestire i team», spiegano Massimo e Mario Bonomi. «La nostra è una realtà attrattiva e nella posizione giusta per continuare a lottare contro i competitor italiani e europei», sintetizzano Aldo e Carlo Bonomi.
Manuel Venturi

Fonte: Bresciaoggi

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