Lo hanno sorpreso a sparare agli uccelli protetti con un fucile ad aria compressa all’interno della sua proprietà, per di più, come se cambiasse qualcosa, in un giorno di silenzio venatorio. Ma alla fine questo è stato solo uno dei reati contestati a un bracconiere seriale di Gussago dai carabinieri forestali del Soarda, impegnati in questi giorno nel Bresciano nella campagna antibracconaggio Operazione pettirosso. L’uomo infatti è stato arrestato, al termine di lunghi accertamenti, per il possesso di tubi metallici trasformati in fucili artigianali perfettamente in grado di sparare.
Quando è stato scoperto, il bracconiere, con alle spalle numerosi reati venatori, stava anche usando un vietatissimo richiamo elettroacustico, ed è stato proprio il fonofil, oltre al rumore sordo degli spari di piccolo calibro, a tradirlo. Poi è scattata la perquisizione che ha portato appunto al ritrovamento delle armi fatte in casa. Dei tubi modificati, dicevamo, che però i carabinieri hanno testato verificando che potevano funzionare come fucili. Il possessore ha affermato che erano stati lasciati nella soffitta di casa dal padre, ma non ha convinto nessuno. I militari del Soarda gli hanno sequestrato pure degli uccelli da richiamo detenuti illegalmente, per i quali è scattata anche la denuncia per ricettazione, e della polvere da sparo. E alla fine degli accertamenti – era venerdì – è stato disposto l’arresto. Ieri mattina, assistito dall’avvocato Mattia Guarneri, il gussaghese si è presentato davanti al giudice per la convalida e la direttissima. L’arresto è stato convalidato, ma accogliendo la richiesta del pm e della difesa il giudice ha poi disposto la scarcerazione senza alcuna misura cautelare, accogliendo anche la richiesta di processo con rito abbreviato. Quello di cui parliamo è il secondo arresto avvenuto in questa stagione di caccia: il primo, sempre da parte dei carabinieri forestali, ma della stazione di Gavardo, ha riguardato nei giorni scorsi un altro bracconiere sorpreso a Polpenazze proprio mentre stava utilizzando un fucile illegale di fabbricazione artigianale.
M.Par
Fonte: Bresciaoggi