Brescia Calcio a chilometro zero per arrivare molto lontano, Semprini è la rivelazione

Alessandro Semprini

La vocazione a crescersi i talenti in casa non si è persa, nonostante il ridimensionamento degli investimenti sul settore giovanile negli anni passati. Il Brescia a chilometro zero ha tutto per andare lontano. Alessandro Semprini, classe 1998, di Gussago, è l’ultimo esempio di bresciano profeta in patria. Bravo Corini a continuare a dargli fiducia dopo il poco felice debutto a Venezia, il 24 novembre: il terzino, gravato di un’ammonizione, viene sostituito all’intervallo con la squadra sotto di 2 reti. «Ma non ho mai mollato, ho sempre pensato che con il lavoro avrei potuto avere un’altra possibilità», le parole di Semprini, sempre utilizzato, dall’inizio o in corsa, nelle ultime 4 partite contro Crotone, Padova, Cittadella e Cosenza. Uno dei meriti di Corini, al di là della media (47 punti in 24 partite), è di non guardare la carta d’identità o il curriculum per fare la formazione. Quante volte, in passato, alla domanda del perché non lanciare un giovane in forma e promettente, ci si è sentiti rispondere dall’allenatore di turno «deve fare esperienza, non bisogna bruciarlo». A ripensarci adesso, non si sa se ridere o piangere, considerata le tante promozioni buttate via dal Brescia nonostante veri e propri squadroni e giovani rimasti in naftalina per… la paura di bruciarli. Corini no. Si è trovato Tonali bello che pronto: lanciato in prima squadra da Roberto Boscaglia nella passata stagione, lo ha lasciato al centro del progetto. E il fresco azzurro Under 21 ha l’erede in casa: Mattia Viviani da Mompiano, millennial coetaneo del 2000, il debutto a Bari la scorsa stagione, una gara da titolare nel derby contro la Cremonese a Santo Stefano. Ma con Semprini si sta ripetendo la storia di Andrea Cistana, difensore centrale con esperienze a Ciliverghe in D e a Prato in C. David Suazo, dopo la non convocazione nelle prime 2 giornate, lo ha impiegato per 90 minuti contro il Pescara, la terza e ultima partita della sua breve parentesi biancazzurra. Lo ha lanciato dopo che capitan Gastaldello è stato squalificato per 3 giornate per l’espulsione al debutto in campionato contro il Perugia. Corini non ha esitato a vedere in Cistana non solo un sostituto temporaneo, ma un titolare fisso per il cuore della difesa insieme al più esperto Romangoli, promosso capitano. Risultato: per Cistana 22 presenze. Destino contrario per Edoardo Lancini, il «veterano» dei giocatori a chilometro zero con i suoi 24 anni, fermo ai 20 minuti contro il Perugia e ai 90 di La Spezia nei primi 2 turni. Poi 12 panchine e il resto sono non convocazioni. Un discorso a parte merita Leonardo Morosini, partito a razzo (4 gol nelle prime 8 giornate) ma poi «scalzato» dalla coppia Donnarumma-Torregrossa. Merita fiducia: potrà essere l’arma in più di questo Brescia a chilometro zero che, dopo la lunghissima sosta, ripartirà a fine mese per andare lontano.
Vincenzo Corbetta

Fonte: Bresciaoggi

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