La Marcia della pace che dopodomani unirà, a Palazzolo sull’Oglio, Brescia e Bergamo, non è come le altre marce: per il format, per come è stata costruita, perché è in un anno in cui le due città sono Capitali della Cultura e «non si può parlare di pace se non si parla di cultura della pace – osserva Agostino Zanotti, vicepresidente del Coordinamento degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale – spero che le prossime città capitali ripetano questa iniziativa, facendola diventare una costante».
«Questa marcia è un immergersi in un atto pubblico di responsabilità, ma è anche una presa di coscienza individuale», aggiunge Roberto Bondio, consigliere provinciale. Sono già 4.300 le iscrizioni dai due territori, ma molte persone e gruppi parteciperanno senza iscrizione, per questo l’organizzazione è curata in ogni dettaglio dal ristoro lungo le tappe dei 24 chilometri di cammino (27 per i bergamaschi) al blocco del traffico su una strada provinciale importante. «Siamo consapevoli dei disagi che questo comporta – precisa la presidentessa del Coordinamento, Camilla Bianchi – ma la pace si costruisce con fatica, contando sulle diversità delle tantissime associazioni che sono in questo progetto, con l’umiltà di un cammino condiviso. Perché dobbiamo credere che sia possibile pensare la pace, consapevoli che la pace ha una cornice istituzionale mondiale, quale lo Statuto delle Nazioni unite che mette la pace come base per praticare a tolleranza e vivere in rapporti di buon vicinato».
La partenza per Brescia è alle 9 al capolinea della linea 3 al Villaggio Badia. L’itinerario collega 10 Comuni: la frazione Mandolossa, Gussago, Roncadelle, Castegnato, Ospitaletto, Cazzago San Martino, Rovato, Coccaglio, Cologne e Palazzolo sull’Oglio, dove, al ponte Sara Giusi, i due cortei si uniranno per attraversare il ponte insieme ed entrare nel parco. Da qui, tra le 14:30 e le 15:00, sono previsti gli interventi di don Luigi Ciotti, Cecilia Strada, Martina Pignatti, don Fabio Corazzina, Flavio Lotti e la musica dei Mercanti di liquore e le Endrigo. Durante il percorso i Comuni accoglieranno la marcia in maniera attiva, partecipata: «A Cazzago per esempio ci saranno i figuranti delle contrade – precisa Bianchi – insomma questa manifestazione è proprio un risultato collettivo, con le scuole protagoniste». Lo striscione è frutto di un contest, vinto da una classe dell’istituto Falcone di Palazzolo: gli studenti hanno scritto le parole a loro evocate dalla parola pace su pannelli e non su stoffa perché, hanno spiegato. «La pace deve essere un valore rigido, forte, ingombrante». Questi pannelli saranno sul palco, mentre lo striscione di apertura della marcia ne riprodurrà le foto.
Irene Panighetti
Fonte: Bresciaoggi