È il bresciano Luca Reboldi, alias “LukeFinal7”, il campione italiano in carica di Final Fantasy Trading Card Game (Fftcg), il gioco di carte collezionabili tratto da una delle saghe videoludiche giapponesi più famose al mondo, che, a Modena, cercherà di difendere il titolo per la terza volta partecipando al torneo nazionale 2022.
Ventinove anni, di Sale di Gussago, un passato da chitarrista in due band metal e un lavoro in un’azienda metalmeccanica in provincia di Brescia, Luca nutre la passione per le carte collezionabili fin dalla tenera età. Infatti, “è dalle elementari che gioco sia ai videogiochi di Final Fantasy sia ai tcg di Pokemon, Yu-gi-oh! e dalle medie anche di Magic – spiega -. Il gioco di carte Fftcg l’ho scoperto sei anni fa al Lucca Comics and Games. Incuriosito l’ho provato durante una dimostrazione e mi è piaciuto così tanto che ho deciso di impegnarmi in modo competitivo sin da subito”. Non solo una forte passione, ma un vero e proprio impegno che assorbe molto del suo tempo libero e gli porta soddisfazioni e vittorie. Dopo essersi qualificato al quinto posto ai nazionali per due anni di fila, il “player” e collezionista bresciano (possiede, infatti, tutta la collezione di carte in triplice copia, nel formato più pregiato, detto “foil”, ossia brillante) è riuscito finalmente a vincere ben due campionati nazionali. Uno ufficiale a Milano (il 21 settembre 2019), in cui arrivò primo su 70 giocatori, qualificandosi automaticamente anche per il torneo europeo a Londra (in cui riuscì a entrare nella top 16); il secondo a Modena (il 12 dicembre 2021), in cui vinse sconfiggendo a suon di carte sul tavolo 32 partecipanti. Ed è proprio qui che cercherà di riconfermarsi per la terza volta campione italiano.
“Sono un po’ agitato perché ci tengo a vincere ancora il nazionale, anche se so che è impegnativo perché il livello è alto e ci sono molte variabili in gioco – confessa Reboldi – ma farò del mio meglio e come andrà, andrà perché l’importante è giocare divertendosi. C’è sempre un pizzico di fortuna, ma ciò che incide di più è la bravura del player nel prevedere il “meta” degli avversari, ossia quale tipo di mazzi verrà più giocato durante un torneo, oltre che comprendere il gioco in tutta la sua totalità”. Non si vince nessun premio in denaro, ma gadget o box di carte, oltre che la gloria. Luca è anche un “Deck Builder”, ossia un costruttore di mazzi (ognuno deve contenere 50 carte, tutte con un costo e delle abilità, che vadano a annientare quelle degli avversari. Vince, di regola, il primo che infligge 7 danni all’altro). “Il nazionale del 2019 l’ho vinto giocando un mazzo che ho chiamato “si alza il vento”, in onore di Hayao Miyazaki. Quello del 2021, invece, con uno basato su due apprendisti maghi della saga di Final Fantasy Porom&Palom”.
E quale porterà al torneo?
“Deciderò all’ultimo – afferma Reboldi -: ho fatto alcuni test, ma è complicato azzeccare tutte le 50 carte in gradi di sbaragliare quelle degli avversari. Al di là della vittoria o della sconfitta, giocare con le carte collezionabili è divertente, si conoscono persone che condividono la stessa passione e si ha la possibilità di viaggiare per il mondo. È un gioco che unisce e arricchisce personalmente”.
A.Bel.
Fonte: Bresciaoggi