Al Museo della Mille Miglia si è tenuto il 25esimo Congresso dell’Ordine dei Cavalieri di Brescia con gli invitati che hanno preso posto tra le poltroncine rosso vermiglio della sala riservata all’appuntamento. L’occasione era tra le più sentite per la sezione bresciana dell’UNCI perché nella giornata di ieri sono state conferite numerose onorificenze a cittadine e cittadini che si sono distinti per senso civico negli ultimi anni o addirittura nell’arco di un’intera vita e perché l’incontro ha visto la presenza di esponenti «sovra-provinciali» dell’ordine, tra cui il neo Presidente nazionale Maurilio Ravazzani e la Responsabile nazionale Donne UNCI Tina Mazza, oltre al presidente bresciano Guido de Santis, al vicepresidente provinciale Aldo Spotti e al presidente nazionale onorario Marcello Annoni. Ravazzani ha sottolineato l’importanza di perseguire i valori UNCI attraverso scritti e pubblicazioni: «Lavoreremo per avere più organi che si occupino di fare informazione» – ha esordito il neo presidente. Mazza ha poi posto l’accento sull’inestimabile impegno che quotidianamente le donne dell’Ordine apportano nella società.
Il congresso però è ruotato attorno ai riconoscimenti da conferire ai virtuosi e alle virtuose del territorio e certamente il «Premio alla Bontà» UNCI è stato quello più atteso: a riceverlo per primo il monsignor Piergiuseppe Conti Vescovo di Macapà, che, sostituito dalla sorella al momento del conferimento, negli anni si è distinto per aver reso capillare la presenza cattolica nella città brasiliana sopracitata. La seconda insignita è stata Vittoria Natalina di Castelcovati, per l’assistenza verso la popolazione ucraina in difficoltà.
Ma i premi non sono finiti qui proseguendo con quello assegnato con distinzione, onore e merito a Beatrice Biazzi di Bonemerse per il volontariato sociale e l’impegno tra le fila della stessa UNCI, alla dottoressa Silvia Zorat, di Gussago, per l’impegno nei confronti della comunità in ambito professionale e al dottore Riad Kanso di Brescia, «per l’encomiabile attività svolta durante l’emergenza sanitaria del Covid 19». Un Diploma di Merito è stato conferito a Bruno Barbieri di Bovezzo per la sua attività nel rieducare uomini che hanno espresso violenza sulle donne e ad Augusto Funari, autore di opere di bene nei confonti di minori sfuggiti al disastro di Chernobyl. Infine è stata donata una Targa di Merito al commendatore Luciano Manelli e all’ufficiale Bruno Alberti prima della foto di gruppo finale e di un pranzo in compagnia.
Federico Ferrari
Fonte: Bresciaoggi