
Giunti nel borgo di Sale arrivandovi dall’omonima via, di fronte al palazzo Caprioli, iniziamo a salire la via Santo Stefano: <<Nei muri e nelle finestre di stalle e fienili leggiamo varie epoche; (…); a sinistra altre case coloniche, l’ingresso cinquecentesco dell’ex palazzo Sala, sormontato dallo stemma e dalle decorazioni monicrome rinascimentali; una scala con loggetta in fondo al cortile introduce alla parte quattrocentesca del fabbricato. Una silenziosa tranquilla costruzione ingentilita dal caldo colore di un abside settecentesca e dai mutevoli rampicanti nasconde oltre l’arco quattrocentesco le secolari pietre di una casa torre, luogo già fortificato nel 1087, quasi sicuramente il “castrum” di Oddone de Salis, detto da sempre il “castello” di Sale. (…). Nella magica quiete di questo monticello pare impossibile pensare guardie, archi e balestre a controllo della pianura. (…) >>.
(Rinetta Faroni. “Gussago – I Borghi ritrovati”. Comune di Gussago, 1996. Editrice Vannini, Gussago)
Senza andar troppo lontano, anche se si potrebbe farlo quando si parla dei “de Salis”, nel XIII secolo esattamente l’anno 1254 e l’anno 1291 Pietro de Salis è citato in due documenti. Dei de Salis si legge nel 1296 e nel 1322. Nel XIV secolo leggiamo: <<Tra il 1308 e il 1347 compare il nome di Aymerico del fu Alberto de Salis de Guxago come testimone in tre atti; (…)>>.
(Rinetta Faroni. “Sale, i De Salis e altre famiglie”, in “Sale di Gussago nella storia”. Fondazione Civiltà Bresciana – 1996. Tipolito Queriniana)
A cura di Achille Giovanni Piardi
Fotografia di Angelo Cartella