Civine e Navezze: i cinghiali si avvicinano alle abitazioni

Cinghiali

Le frazioni di Civine e Navezze sono sotto la pressione dei cinghiali. E considerato il carattere imperscrutabile di questi animali, cresce la preoccupazione negli abitanti, anche alla luce di recenti casi di attacchi all’uomo avvenuti in diverse località italiane, fino all’aggressione mortale di Cefalù.

Il caldo siccitoso delle settimane scorse e le fonti d’acqua ridotte, hanno spinto sempre più cinghiali a cercare cibo e la possibilità di dissetarsi in prossimità di campi e orti gussaghesi, soprattutto nelle ore serali del giorno. Il cinghiale è, peraltro, un animale particolarmente attivo all’imbrunire e nell’oscurità; onnivoro, predilige ghiande, ma non disdegna radici, funghi, bacche, tuberi ma anche uova, carne, pesce e insetti. Avvistate in questi giorni, nel territorio gussaghese, «famigliole» di cinghiali composte da 6-7 esemplari (adulti con i piccoli). Uno spettacolo della natura, che nasconde però non poche insidie, come conferma il presidente della Federcaccia di Gussago, Valter Veneziani. «Sono animali molto forti, che non han paura di nulla – spiega -. Si stanno spingendo sempre più vicino alle abitazioni. Sono in continuo aumento numerico, in quanto non hanno antagonisti. Non è nella nostra tradizione la caccia al cinghiale – e non so se può essere ritenuta una risorsa – ma, viste le tante problematiche e tanti divieti delle quali è oggetto il mondo venatorio, questa potrebbe essere una soluzione anche perché permetterebbe di agire sul sovrannumero degli esemplari».

Animali estremamente irascibili, soprattutto le femmine con i cuccioli, e i verri anziani. In caso di attacco la soluzione più efficace consisterebbe nell’arrampicarsi su un punto sopraelevato. «È molto difficile anche per i cacciatori, infatti – prosegue Veneziani – abbattere con un solo colpo una bestia di quel calibro, in un momento così concitato poi. Colpire un suo punto vitale mentre ti carica è quasi impossibile. Bisogna darsi alla fuga, arrampicandosi su un albero o su un punto non raggiungibile dal cinghiale, il più velocemente possibile».
Federico Bernardelli Curuz

Attenzione all’effetto sorpresa: cani al guinzaglio

I cinghiali non riescono ad arrampicarsi; così, quando avviene un incontro sgradito è bene anticipare i tempi salendo su un albero, quel tanto che impedisce all’animale di raggiungerci. Bisogna poi tenere i cani al guinzaglio, per evitare che la velocità dei nostri «migliori amici» colga di sorpresa i selvatici, inducendoli all’attacco, a causa dell’effetto-sorpresa

Fonte: Giornale di Brescia

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