Gli attesi «studi di fattibilità» del terzo lotto della tangenziale di Navezze sono stati consegnati in Comune. Nei prossimi giorni la Giunta esprimerà una valutazione su un progetto dalla lunga gestazione che per varie ragioni ha visto portati a termine in questi anni solo i primi due lotti. Se la realizzazione è economicamente sostenibile, entro fine giugno dovrà essere pronto il progetto esecutivo che sarà finanziato dallo Stato. L’annuncio è del sindaco Giovanni Coccoli. Il primo cittadino ricorda che l’idea della variante pensata per mettere in sicurezza il centro storico di Navezze risale al 2001. Il progetto era stato voluto dalla lista civica «Gussago insieme» che in quegli anni guidava il Comune (e che ancora oggi esprime il primo cittadino). Decisamente contrarie le minoranze che temevano che la realizzazione della strada avrebbe potuto favorire nuovi insediamenti urbani, che in realtà non ci sono stati. Nonostante le elezioni del 2009 fossero state vinte da Lucia Lazzari, della Lega, nei tre anni di guida di Gussago la nuova maggioranza non ha eliminato dal Pgt la strada, anche perché nel 2010 ci fu una petizione popolare con la quale furono raccolte 450 firme di residenti nella frazione che chiedevano alla nuova Amministrazione di portarla a compimento.
Coccoli riconosce che nel corso degli anni difficoltà inattese hanno costretto a rinviare la conclusione del progetto, in primis la crisi economica, ma resta fiducioso. «Abbiamo ottenuto un finanziamento statale per realizzare il progetto definitivo-esecutivo e non vogliamo perdere l’opportunità, quindi entro giugno valuteremo gli studi di fattibilità che abbiamo chiesto e che ci sono stati consegnati giovedì. Il progetto originale prevedeva che il terzo lotto partisse dalla rotonda realizzata con i due lotti precedenti e uscisse a metà via Carrebbio, quindi fuori dal centro storico. Il problema è che il magazzino dismesso che c’era 10 anni fa oggi è una palazzina con sei appartamenti. Abbiamo chiesto degli studi che ipotizzino di sfruttare dei varchi più a sud, che ci sono e mettono ugualmente in sicurezza il centro storico di Navezze dove non poche case hanno l’uscio che si affaccia sulla strada. Costruire di meno significa anche spendere meno – conclude il sindaco Coccoli – Grazie a questi nuovi studi nei prossimi giorni valuteremo tutto su basi più scientifiche».
Mario Leombruno
Fonte: Bresciaoggi