Domenica 27 ottobre 2013 avrà luogo la celebrazione, in ricordo dei partigiani Mario Bernardelli e Giuseppe Zatti, assassinati a Sella dell’Oca il 28 ottobre 1944. La commemorazione, organizzata dal Comitato Unitario Permanente Antifascista di Gussago e dal Comune di Gussago, inizierà alle ore 9:15 in Piazza San Lorenzo a Gussago con la deposizione di una corona, proseguirà alle ore 10:30 alla Sella dell’Oca con la celebrazione della Santa Messa e si concluderà con l’intervento dell’oratore ufficiale del CUPA, Ernesto Cadanelli – Segretario Generale SPI-CGIL. La manifestazione sarà accompagnata da musiche e canti a cura della “Banda S. Maria Assunta”. In caso di maltempo la commemorazione avrà luogo presso la sala civica “C. Togni” di Gussago.
Moretti Santo, ex carabiniere nato a Crema il 28/06/1921, nel ’43 aveva lasciato il suo posto nell’Arma e scelto la strada dei monti per poi unirsi alla 122^ brigata partigiana Garibaldi e partecipare alla resistenza ai gruppi fascisti sul nostro territorio. Per meglio affrontare le enormi difficoltà strategiche riguardanti i collegamenti , la sopravvivenza e il rifornimento di cibo e armi in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, la brigata era stata suddivisa in tre gruppi e uno di essi si trovava nei pressi dei Camaldoli dove aveva trovato rifugio per la notte in un capanno. Il mattino del 26 ottobre li coglie di sorpresa il rastrellamento condotto dalla Brigata Nera “Tognù”, al comando di Ferruccio Sorlini. Accerchiati escono sparando e, mentre il fienile è dato alle fiamme, gli occupanti tentano una fuga disperata. In molti riescono a fuggire nei boschi , ma Carlo Grossi (18 anni) detto Balila rimane gravemente ferito alla testa e Santo Moretti è colpito a morte nei pressi del torrente Cornù. Alcuni giovani contadini della zona assistono impietriti alla scena; l’orrore è tale che ne porteranno i segni per tutta la vita. Il capo banda fascista li costringe a trasportare a valle il suo corpo agonizzante, utilizzando una rudimentale scala di legno. La pietosa e difficile idscesa avviene attraverso i boschi, passando dalla chiesetta di San Velgio e termina ai piedi della collina in prossimità di Piazza Garibaldi. Qui viene deposto Santo Moretti.
Nella stessa azione vengono fatti prigionieri con il quindicenne Torresani, Giuseppe Zatti (19 anni) e Mario Bernardelli (20 anni). Portati alla sede del comando fascista alla Stocchetta, sono sottoposti a interrogatori che li riducono in condizioni penose. L’indomani vengono mostrati come trofei, ancora sporchi di sangue, su di un camion scoperto che attraversa la valle. Infine il giorno 28 ottobre 1944 vengono costretti a marciare, zaino in spalla, da polaveno alla Sella dell’Oca, dove Mario Bernardelli e Giuseppe Zatti sono fucilati. I loro corpi saranno poi lasciati impietosamente per tutta la notte, sotto la pioggia. Il Torresani viene rilasciato perchè Mario Bernerdelli si era addossato la colpa di averlo trattenuto presso la brigata contro la sua volontà: sarà uno dei testimoni al processo contro Ferruccio Sorlini, detto la belva di Brescia, per le incredibili nefandezze di cui si era macchiato a capo della banda “Tognù”.
Fonte: archivio Achille Giovanni Piardi