Con l’entrata in vigore della riforma sanitaria regionale, la Fondazione Richiedei di Gussago (Bs) vedrà il trasferimento di due reparti di proprietà dell’Asst Spedali Civili, Geriatria e Riabilitazione cardiologica (per un totale di 50 posti letto), a Gardone Val Trompia e Montichiari. Questo comporterà due milioni circa di entrate in meno per una struttura che già deve fare i conti con una difficile situazione finanziaria pregressa, a fatica portata in equilibrio con un programma di riduzione dei costi. La notizia di oggi, riferita dal Direttore generale dell’ATS di Brescia, Carmelo Scarcella, è che domani, martedì 14 marzo, è prevista una riunione della Cabina di regia nel corso della quale sarà affrontato il progetto di creare al Richiedei un Presidio ospedaliero territoriale (Pot) che si prenda cura dei post-acuti dimessi dall’Ospedale Civile per trattamenti di breve e medio periodo. Su questo progetto la Direzione generale Welfare ha già comunicato disponibilità economica.
Questi i nodi affrontati nel corso dell’audizione che la Commissione Sanità, presieduta da Fabio Rolfi (Lega Nord), ha tenuto questa mattina direttamente all’interno della struttura di Gussago. Al tavolo i consiglieri regionali Angelo Capelli (Lombardia Popolare), Gian Antonio Girelli (Pd), Alberto Cavalli (FI), Michele Busi (Patto Civico) e Fabio Fanetti (Lista Maroni). Presenti, oltre a Scarcella, il Direttore Generale dell’ASST di Brescia, Ezio Belleri, il Direttore Generale dell’ASST della Franciacorta, Mauro Borelli, il Presidente della Fondazione Richiedei, Carlo Bonometti, i Sindaci di Gussago e Palazzolo sull’Oglio, Bruno Marchina e Gabriele Zanni, e i rappresentanti sindacali delle Funzione Pubblica di CGIL, CISL e Uil.
“Esco oggi soddisfatto dall’esito di questa audizione che, dopo quelle tenute a Milano, abbiamo voluto fare proprio nel luogo che registra le problematiche che ci hanno illustrato in più occasioni – ha detto il Presidente Rolfi al termine dell’incontro – Ho interesse a tornare qui a breve per monitorare gli sviluppi della situazione in questa realtà che è tra le più importanti della provincia di Brescia e non solo. C’è un passato difficile da gestire – ha concluso – ma c’è anche un futuro da affrontare”.
Fonte: lombardiaquotidiano.com