Il Comune potrebbe acquistare l’oratorio femminile

Oratorio femminile

L’oratorio femminile di Gussago potrebbe essere acquistato dal Comune di Gussago. Lo ha annunciato il sindaco Giovanni Coccoli nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, illustrando i dettagli della complessa operazione. L’immobile e l’area che lo circonda sono stati messi sul mercato «perché non sono più strategici per la parrocchia», ha sottolineato Coccoli.

L’edificio di via Richiedei, realizzato al costo di 18 milioni di lire, inaugurato nel 1964 e costruito anche grazie ad una raccolta fondi e all’impegno di molti volontari, «ha svolto una funzione sociale fondamentale fino agli anni ’90, oggi invece le cose sono cambiate – ha sottolineato il primo cittadino. L’oratorio ha fra l’altro bisogno di un radicale e costoso restyling». Il parroco aveva chiesto al Comune se fosse interessato all’acquisto del lotto, che nel Pgt è vocato a servizio pubblico. «La destinazione urbanistica era stata concordato con l’allora parroco don Adriano Dabellani, proprio perchè volevamo evitare che potesse essere messa sul libero mercato finendo nelle mani dei privati – ha spiegato in aula Giovanni Coccoli -. Ritengo che possa essere un’acquisizione interessante, sia per impreziosire il patrimonio del Comune, sia per un possibile futuro utilizzo per qualsiasi tipo di opera pubblica. Si tratta sicuramente di un impegno oneroso, che possiamo coprire finanziariamente con il ricavato della vendita della farmacia comunale di Ronco». Attualmente i tecnici stanno procedendo con la perizia tecnica per dare un valore sia all’area dell’oratorio femminile che alla vendita della farmacia. «In ogni caso, la frazione di Ronco non resterà orfana di un servizio essenziale – precisa il primo cittadino -, che verrà garantito, sia pure dai privati e non più direttamente dall’Amministrazione comunale. Del resto, il Comune incassa ogni anno 10 mila euro di canone, mentre il valore di vendita della farmacia si aggira intorno al milione di euro: ci vorrebbe un secolo per avere a disposizione la stessa cifra». Senza contare che «si tratterebbe di acquisire un’area strategica, nel cuore del paese, dove si potrebbe realizzare qualsiasi cosa, da un teatro ad un edificio a disposizione delle associazioni». Ma è presto per fare ipotesi: «Se non sarà questa Amministrazione civica a decidere come riconvertirla, sarà la prossima», aggiunge Coccoli. Tra gli scenari ipotizzati un teatro-auditorium, la sede del comando della Polizia locale o un polo a sfondo sociale per le associazioni.

Definito l’acquisto, passerà del tempo prima di trovare le risorse per la trasformazione dello stabile. Che nel frattempo continuerà comunque ad ospitare gli sportelli della Cisl, la sede dell’Avis e altre attività, «per evitare l’inevitabile degrado che potrebbe scaturire da una chiusura prolungata nel tempo». L’acquisizione da parte del Comune dell’oratorio femminile è stata oggetto di discussione in Consiglio comunale. Le minoranze, che si sono astenute al momento del voto, hanno parlato di «scelta un po’ avventata in mancanza di un progetto già definito».
Cinzia Reboni

Fonte: Bresciaoggi

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