Il Comune di Gussago offre la possibilità ai cittadini di ampliare le abitazioni, fino alla misura massima del 20%, nel caso in cui il proprietario di casa abbia altri terreni già dotati di capacità edificatoria. Si tratta del trasferimento di un diritto, da un lotto che potenzialmente potrebbe essere oggetto di costruzione a un edificio abitativo già esistente, che sorge su un’altra area. Questa variante alle Norme tecniche di attuazione del Piano delle regole del Pgt in tema di diritti edificatori è stata approvata da maggioranza e opposizione del Consiglio comunale gussaghese, con la sola astensione di Ilaria Marchina, esponente di Fratelli d’Italia.
«Naturalmente tutto avverrà con vincoli ben precisi – ha spiegato il sindaco Bruno Marchina -. La norma prevede che il trasferimento dei diritti non avvenga in aree migliori, ma in zone di pari o inferiore valenza paesaggistica. Inoltre il trasferimento dei diritti non sarà possibile nei nuclei antichi e nelle zone sottoposte a qualunque vincolo. Dovranno essere poi rispettate le distanze dalle altre abitazioni e le altre norme». Il primo cittadino di Gussago ha voluto rimarcare che questa scelta nasce dall’esigenza di raggiungere due obiettivi fondamentali: cercare di mettere in moto il mercato delle costruzioni, in forte sofferenza, e fornire la risposta all’esigenza di qualche nucleo familiare che desidera ampliare la propria abitazione, magari costruendo, in questo modo, parte dell’appartamento per i figli. La logica è quella di permettere, in tempi di crisi, anche alle famiglie di giungere a meno costosi ampliamenti, piuttosto che a costruzioni di nuovi edifici. Resta inteso che i metri cubi consumati verranno detratti dai diritti acquisiti sul lotto non ancora edificato. «Non ci sarà quindi nuovo consumo di suolo – ha detto il sindaco -. Speriamo con questo di raggiungere obiettivi interessanti. I diritti potranno essere trasferiti anche in zone agricole su edifici già esistenti, ma nella parte riferita all’abitazione. È una norma abbastanza equilibrata. Altre normative, pur approvate da questo Consiglio comunale si sono rivelate, nel tempo, non efficaci».
A favore Damiano Ceretti, «Con voi», all’opposizione: «È un’importante opportunità. Il rischio è quello che chi ha i diritti non abbia il denaro per la realizzazione e chi ha il denaro non abbia i diritti. Ma non c’è consumo del territorio. È una norma migliorativa». Valutazione e voto favorevole anche da parte dell’ex sindaco di Gussago, Lucia Lazzari: «Ben vengano questo tipo di interventi – ha dichiarato -, però bisogna ricordare anche altre cose che sono alla base della crisi dell’edilizia. Esistono cantieri nei quali la gente lavora sottopagata a 3 euro all’ora».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia