Soddisfazione e timido ottimismo da parte dei ristoratori gussaghesi per l’adesione del Comune all’iniziativa “Salviamo la nostra tradizione culturale dello spiedo bresciano”, progetto di legge regionale “Valorizzazione della cultura, delle tradizioni locali e dello spiedo lombardo”.
«Forse così lo spiedo può sopravvivere e con esso anche la nostra tradizione e le nostre attività», questo il pensiero di alcuni titolari di ristoranti e trattorie del territorio, supportati dalle associazioni venatorie gussaghesi. La proposta, presentata dall’Acr (Associazione per la difesa e promozione della cultura rurale), è stata approvata dal consiglio comunale gussaghese e, in queste ore, è stata inoltrata alla Regione Lombardia. Un’iniziativa nata per consentire la sopravvivenza del piatto tipico, dopo la scure calata nel 2014 dalla direttiva di emanazione europea che ha vietato la commercializzazione e la vendita dei volatili, utilizzati appunti per la preparazione dello spiedo. Non è invece vietata la consumazione degli uccellini, in maniera regolamentata, nei pubblici esercizi. I gussaghesi auspicano che esista una convergenza operativa dei Comuni bresciani su questa proposta di legge regionale, che prevede il dono, da parte dei cacciatori, ai ristoratori, a titolo gratuito, dei volatili cacciati regolarmente.
I ristoratori, che dovranno essere iscritti ad un apposito albo regionale, dovranno effettuare una convenzione con un’associazione venatoria e serviranno così gli uccelli – provenienti da cacciatori facenti parte di una di queste associazioni – insieme allo spiedo, senza costi aggiuntivi. Oltre 100mila sono le firme raccolte, moltissime anche le adesioni di Comuni a favore di questa iniziativa. La Federcaccia, la Anuu migratoristi e l’Associazione ristoranti di Gussago, si sono resi promotori della proposta Acr, e l’hanno presentata al Consiglio comunale; in aula l’approvazione, eccezion fatta per il Movimento 5 Stelle che ha espresso voto contrario in quanto, ha dichiarato Mara Rolfi, «tale proposta rischia di favorire bracconaggio e circolo di denaro in nero». Diametralmente opposta, ovviamente, la posizione di associazioni venatorie e di ristoratori.
Sempre sul fronte della campagna a favore dello spiedo, ieri Viviana Beccalossi, assessore al Territorio di Regione Lombardia, ha regalato al ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti un libro dal titolo «La cucina bresciana» dicendogli: «E lo ricordi sempre, signor ministro… lo spiedo senza gli uccellini è come i tortellini senza la mortadella».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia