
Una targa sulla casa natale e una via a lui intitolata: così Gussago ha scelto di ricordare don Giuseppe Potieri, sacerdote degli ultimi, protagonista della Resistenza. È stata, infatti, recentemente accolta (con il solo voto di astensione del gruppo «Quarena sindaco») la mozione presentata dal Pd di Gussago e volta a celebrare don Potieri. «Lo vogliamo ricordare in occasione del 70° della Costituzione della Repubblica, proprio per aver egli incarnato i valori e gli ideali fondativi della nostra nazione – ha spiegato il capogruppo Pd, Stefano Bazzana -. Don Potieri non fu solo un sacerdote che spese la propria vita per il nostro paese, ma fu una figura straordinaria della nostra comunità; durante la guerra aiutò i partigiani e fu arrestato rischiando di essere fucilato». Oltre alla via a lui dedicata verrà posta una targa sull’abitazione del sacerdote in via Pinidolo 37.
Nato a Barbariga nel 1907, don Giuseppe Potieri viene ordinato sacerdote il 30 maggio 1931, lo stesso giorno in cui il regime fascista attuò in tutto il territorio lo scioglimento di tutti i circoli giovanili. Il suo cammino pastorale ebbe inizio da Sale di Gussago, dove fu curato, fino al 1934. Aiutò i partigiani durante la guerra, e per tale motivo fu rinchiuso in prigione e rischiò la fucilazione. Fu cappellano all’Ospedale Richiedei, curato nella Parrocchia di Santa Maria Assunta ed assistente spirituale del movimento scoutistico gussaghese. Nel 1981 celebrò la sua messa d’oro. Il 2 settembre 1982 31 luglio 1982 fu travolto da un’auto in via Martiri della Libertà, mentre si recava all’Ospedale Richiedei per prestare aiuto agli ammalati e ai bisognosi. Morì (2 settembre 1982) dopo una lunga agonia. Le sue spoglie giacciono nel cimitero di Gussago. Nelle prossime settimane sarà individuata la via da intitolare a don Potieri.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia