Confermati venti posti al Richiedei per i malati cronici

Fondazione Richiedei

Al Richiedei di Gussago confermata l’apertura, dal primo luglio, di venti posti letto per malati cronici e fragili, gestiti dai medici di medicina generale. Il servizio territoriale di assistenza residenziale è una sperimentazione finanziata da Regione Lombardia con 600mila euro. «Parliamo di sperimentazione in attesa che vi siano regole certe sulla natura giuridica del Presidio ospedaliero territoriale in una fase di definizione delle regole» ha detto Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, rispondendo ieri in Consiglio regionale all’interrogazione che gli è stata posta da Gian Antonio Girelli, consigliere regionale del Pd, sul futuro della Fondazione. Un’interrogazione che segue l’annuncio del cda della storica realtà bresciana, effettuato lo scorso 20 aprile, dell’esubero di 70 dipendenti legato al trasferimento della riabilitazione cardiologica e della geriatria del Civile e, dunque, del venir meno di 50 posti letto.

«Premetto che la Fondazione Richiedei è una realtà privata e non è parte del Sistema sanitario regionale – ha specificato Gallera -. Dunque, non è dovere della Regione risolvere la situazione di criticità, anche occupazionale, che si è venuta a creare, ribadendo che il trasloco delle attività dell’Ospedale Civile è legato ad un dovere di usare al meglio le proprie strutture. Tuttavia, riteniamo che il Richiedei debba continuare ad essere riferimento del territorio e la legge di riforma apre molte opportunità. Per questo, da luglio si partirà con i primi 20 posti letto ed è l’inizio di un percorso per la realizzazione del Presidio ospedaliero territoriale dell’ospedale Civile. Non so se il Civile avrà un solo Pot o più d’uno. Di certo, il Richiedei ha le caratteristiche per essere uno di questi: una realtà che potrà continuare ad essere riferimento per i pazienti cronici che vivono in quell’area: da aprile come servizio di assistenza territoriale e, dal 2018, anche come Pot».

Fonte: Giornale di Brescia

Il Richiedei di Gussago non chiuderà: arrivano fondi dal Pirellone

Il Richiedei di Gussago «non chiude e non si vende. E proseguirà sulla strada dell’assistenza ai pazienti fragili e ai cronici, in stretto rapporto con il Civile. Intraprendendo il cammino del Pot, un presidio ospedaliero territoriale dove si prende in carico l’anziano dimesso dal reparto ospedaliero per acuti». È lapidario Fabio Rolfi, consigliere regionale del Carroccio e presidente della commissione Sanità del Pirellone nel fare sintesi – con il segretario provinciale della Lega, Paolo Formentini, Stefano Quarena, candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Lega e lista civica con anche Giangiacomo Calovini, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – del percorso sul quale ci si sta incamminando sul Richiedei. Vicenda che dalla crisi al risanamento, ora vive il capitolo della decisione del Civile di spostare dal Richiedei i reparti di Medicina geriatrica e Riabilitazione cardiologica finora «in affitto» alla struttura di Gussago.

«Nel 2016 il bilancio della Fondazione ha chiuso in attivo – ricorda Rolfi -. Mi stupiscono le dichiarazioni sui 70 esuberi. La Regione ha stanziato per il Richiedei, per il semestre che va da giugno a fine anno, 600mila euro, finanziamento che dal prossimo anno andrà a regime e diventerà un milione e duecentomila euro per ogni annualità. E servirà per attivare i venti posti letto del Pot, per l’assistenza a pazienti fragili e post acuti, in cui lavoreranno anche i medici di base. Quindici degli esuberi saranno recuperati su questo fronte». Per il candidato Quarena «il tema del Richiedei è molto sentito in paese, non solo perché molti lavoratori della struttura risiedono a Gussago ma pure in ragione del fatto che il consiglio del Richiedei è di nomina del sindaco». Formentini si sofferma sull’approdo del segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini domani, nel Bresciano. A Gussago, al parco Muccioli alle 16:45, poi alla Tenuta Ambrosini di Cazzago alle 17:30, a Palazzolo, in via XXV Aprile, alle
18:45 e infine alle 20:30 alle Terme di Darfo Boario».
P. G.

Fonte: Giornale di Brescia

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