Continuando nel ricordo dei nostri concittadini gussaghesi chiamati alla GUERRA NAZIONALE 1915-1918 e pensando a coloro che …non sono tornati a baita. Nostri soldati “Caduti sul campo della Gloria” e loro ricordo a Sale S. Stefano nel 1919:
- Peroni Giuseppe di Luigi e Venturini Giacomina. Classe 1898, 14 agosto. Soldato Alpino del 5° Reggimento Alpini. Caduto in Valstagna a Giara Madon, sul Monte Grappa, per ferite da combattimento, il 5. 12.1917.
- Tridui e Ufficio funebre dei soldati morti in guerra, a Sale di Gussago – Santo Stefano; il 28 gennaio 1919. Rende gli onori militari un Plotone di soldati del 77° Reggimento di Fanteria; tiene l’orazione funebre il Cappellano militare Maggi, Tenente dei Mitraglieri.
Del caduto Giuseppe Peroni scrive il giornale “Il Cittadino di Brescia” di Domenica 30 dicembre 1917:
Il Cittadino di Brescia, domenica 30 dicembre 1917
Sul campo della gloria – Peroni Giuseppe da Gussago.
In quell’epico combattimento del 5 dicembre sull’altipiano di Asiago, in cui le nostre truppe sostennero e rintuzzarono il primo formidabile urto delle masse nemiche, cadeva a soli 19 anni il nostro alpino Giuseppe Peroni di Luigi. Malgrado l’estrema violenza della lotta, mani pietose poterono raccoglierne la salma e comporla nella tomba a Valstagna. Il nostro Circolo Cattolico in questo giovane eroe perde uno dei soci più affezionati ed esemplari. Nella sua giovane età, egli aveva una singolare compostezza da uomo maturo che non degenerava in ruvidezza scontrosa perché abbellita e armonizzata da un amabile timidezza e da grande delicatezza d’anima. E l’armonia che aveva nella sua indole sembrava rispecchiarsi nel suo entusiasmo per le armonie del suono e del canto, dei quali fu un cultore assiduo e così appassionato, quale non si sarebbe potuto sospettare in un sì instancabile e appassionato lavoratore dei campi. Una parente che a lui, orfano di madre, prodigò cure materne, una notte nel sonno diede un grido e sobbalzò atterrita: in un sogno di un’evidenza sconcertante aveva visto giungere un corriere affannato che le gettava un dispaccio; essa lo aprì e vi lesse: il tuo Giuseppe è morto. Svegliatasi, ella ripensò le recentissime lettere di lui; ma seguirono due settimane di silenzio; poi il fatale dispaccio arrivava: Giuseppe era morto. Da due settimane! All’ottima sua famiglia che fu dopo Dio, l’unica sua delizia, siano di conforto la vita buona dell’estinto e la sua fine generosa e l’unanime compianto dei suoi consoci e dell’intero paese.
L’altro giornale bresciano “La Sentinella Bresciana”, il 31 gennaio 1919, pubblica la notizia del celebrato Ufficio funebre tenuto in chiesa di Sale:
La Sentinella Bresciana, 31 gennaio 1919
Da Sale di Gussago – Tridui e Ufficio Funebre dei soldati morti in guerra.
Ci scrivono da Sale di Gussago, il 28: in occasione dei sacri Tridui e per iniziativa del nostro rev. parroco, domenica si celebrò un solenne ufficio funebre per i militari caduti; è consolante il rilevare che quasi la totalità della popolazione assistè alla mesta cerimonia, notavansi anche tutte le Autorità militari locali. Imponente il catafalco, il quale era coperto dal drappo tricolore ed ai lati un Plotone di soldati del 77 Fanteria, che resero gli onori militari. Degno di nota fu il discorso tenuto dal rev. Maggi, tenente cappellano dei Mitraglieri, evocando i fasti più gloriosi, tanto da lasciare in tutti la più profonda impressione. La mesta cerimonia si chiuse al suono della Marcia Reale e del canto dedicato ai defunti soldati da un gruppo di bambine all’uopo istruite dalla signora maestra Maria Bianchi.
Dei nostri Caduti proponemmo i riferimenti personali e di famiglia nel contesto generale del quadro dei Caduti gussaghesi, predisposto a Gussago negli anni Venti del Novecento, come per le altre decine di Caduti, pubblicati nel corso della proposizione del “Ricordo”, qualche mese fa, come si può leggere in “La Prima Guerra mondiale, 1915-1918: le immagini dei gussaghesi caduti”. Ora siamo chiamati ad integrare e proporre alla vostra attenzione ciò di cui siamo venuti ulteriormente in possesso.
A cura di Achille Giovanni Piardi