Cristina Caprioli, una carriera da Leone d’Oro

Cristina Caprioli

Dopo il prestigioso “Illis quorum meruere labores“, la medaglia d’oro svedese, istituita da re Gustavo III nel 1785, assegnata dal governo per premiare contributi e benefici in ambiti culturali, scientifici e di pubblica utilità, la danzatrice e coreografa bresciana Cristina Caprioli, cresciuta tra Brescia e Gussago ma da anni residente in Svezia, conquista anche il prestigioso Leone d’oro alla carriera della Biennale di Danza 2024 (a Trajal Harrell il Leone d’argento). Un meritato e atteso riconoscimento per Caprioli, autrice di lavori che scardinano le convenzioni linguistiche e percettive della danza. Una potenza espressiva portata sul palco della sua Brescia un anno fa, al Teatro Grande, con l’indimenticabile e coinvolgente esibizione “Scary Solo”.

Figura di primo piano della scena scandinava, la portata internazionale del pensiero di Cristina Caprioli e della sua opera, scrive il direttore del settore Danza della Biennale di Venezia, Wayne McGregor, nella motivazione del Leone d’oro, “ha silenziosamente e sostanzialmente influenzato più generazioni di coreografi durante i suoi tre decenni di ricerca critica sul corpo”.

La cerimonia di consegna del riconoscimento si terrà il 21 luglio nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale, nel corso del 187/o Festival Internazionale di Danza Contemporanea, dal 18 luglio al 3 agosto, nel corso del quale Cristina Caprioli presenterà alcune delle sue ultime opere e una novità: Deadlock e Flat Haze rispettivamente al Teatro alle Tese e alle Sale d’Armi dell’Arsenale, visibili per tutto il periodo del Festival; Silver a Forte Marghera, visibile nei fine settimana; The Bench, che Cristina Caprioli stessa, facendosi mentore d’eccezione, creerà per e con i danzatori e coreografi selezionati di Biennale College.
Paola Buizza

Fonte: Bresciaoggi

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