A nove giorni dall’investimento avvenuto nei pressi della sua abitazione l’81enne è morto ieri mattina. Ha donato gli organi. Francesco Trazzi era stato manager del «Richedei» e fino al 2001 presidente del Credito Sportivo.
Fin dal momento del suo ricovero all’ospedale Civile di Brescia, le sue condizioni erano apparse disperate. Con il passare dei giorni e il prodigarsi dei medici del reparto di terapia intensiva, si era tuttavia cominciato a farsi strada un barlume di speranza. Che purtroppo si spento ieri mattina alle 9:30 nel reparto di terapia intensiva. Francesco Trazzi si è arreso alle gravissime ferite riportate in un incidente stradale avvenuto il 28 gennaio in via Ottorino Marcolini a Gussago.
L’81enne stava attraversando la strada, nei pressi della sua abitazione, quando era stato stato urtato da un’utilitaria guidata da un 65enne che impegnata in una manovra si svolta non si era accorta del pensionato. Nonostante l’automobile procedesse a velocità moderata, per effetto dell’impatto, l’anziano era sbattuto contro il cofano prima di essere sbalzato sull’asfalto. Francesco Trazzi era rimasto esanime sul ciglio della strada prima di essere soccorso e trasferito con un’autoambulanza coordinata dalla centrale operativa del 118 al Civile di Brescia.
Anche in relazione all’età avanzata del ferito, i medici si erano riservati la prognosi. Le possibilità di sfuggire a un epilogo drammatico erano molto limitate. E putroppo, dopo nove giorni di terapia intensiva, l’anziano si è arreso. I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi. Un gesto di altruismo che consentirà ad altre persone di tornare un’esistenza normale. L’ultimo «dono» rispecchia lo spirito di Francesco Trazzi, una persona che aveva speso molto del suo tempo per il prossimo. Nato a Sermide, in provincia di Mantova nel 1933, si era trasferito nel bresciano dove aveva legato il suo nome al mondo degli istituti di credito. Fra gli incarichi più prestigiosi ricoperti durante la sua brillante carriera, spicca quello di vicedirettore generale di Cariplo, con funzioni in materia di partecipazioni sia nazionali che estere, prima di passare alla Carical in qualità di vicepresidente e alla Caripuglia. rivestendo il ruolo di direttore generale. Nel 1997 era salito alla guida del Credito Sportivo, ricoprendo il ruolo di presidente fino al 2001. Durante il suo mandato aveva istituito il progetto «Punti Verdi Qualità»: un investimento di 300 miliardi di vecchie lire utilizzato per la realizzazione di nuove strutture sportive in zone disagiate della capitale con tassi particolarmente agevolati. Nel settembre del 2009 era entrato nel consiglio di amministrazione della fondazione Richiedei in qualità di vice presidente durante il mandato affidato a Fausto Gardoni, ex sindaco di San Paolo.
Alessandro Maffessoli
Fonte: Bresciaoggi