Gussago Calcio e sicurezza vanno sempre più a braccetto. Personale preparato e munito di defibrillatori sta per scendere sul rettangolo di gioco, pronto ad assistere gli atleti. Lo sport è il sinonimo più prossimo alla «passione»; il cuore palpita, a ritmi vertiginosi, sia per lo sforzo sia per il fervore. Una passione che va coltivata con responsabilità sia per i calciatori che per le società sportive. Il Gussago Calcio ha così deciso di munirsi di defibrillatori, a disposizione del club entro gennaio: «L’attrezzatura – spiega il vicepresidente del Gussago Calcio, Simone Valetti – sarà presente sui campi di calcio utilizzati per svolgere l’attività, sia per gli allenamenti sia per le partite; collaboreremo con altri club, associazioni sportive e con il Comune per perseguire questo obiettivo».
Dal prossimo gennaio la normativa vigente prevede l’obbligo per le società sportive dilettantistiche e professionistiche di munirsi di un defibrillatore semiautomatico (Dae) nelle strutture in cui praticano attività agonistica. Il club franciacortino ha scelto di impegnarsi ulteriormente per la sicurezza dei propri atleti: «Abbiamo deciso di investire nella formazione di quasi una quarantina di persone – prosegue il vicepresidente del Gussago Calcio -, tra dirigenti e allenatori, perché acquisiscano l’idoneità all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico: l’obiettivo è avere almeno un paio di persone formate ed abilitate per ognuna delle nostre squadre». Un’apparecchiatura, il defibrillatore, in grado di salvare delle vite: «Speriamo che non debba mai servire – spiega Valetti -, ma nel malaugurato caso capiti un problema ad uno dei nostri atleti vogliamo essere preparati per agire tempestivamente e nel modo migliore: dopo un arresto cardiaco il tempo è cruciale».
L’intera iniziativa ha un costo non indifferente per il club (quest’anno verranno spesi oltre 3.000 euro e nei prossimi anni saranno necessari ulteriori investimenti per la manutenzione degli apparati e l’aggiornamento delle persone), che chiede un aiuto economico per sostenere il progetto. Per informazioni e donazioni: Simone Valetti: 335 5891917.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia