Un altro caso di bracconaggio scoperto nel bresciano e, di nuovo, un cacciatore finito nei guai per il mancato rispetto della normativa venatoria. E’ accaduto a Gussago, nel bresciano, dove alcuni colpi di fucile hanno attirato l’attenzione dei carabinieri della Forestale di Concesio, i quali, nella zona industriale del paese, hanno sorpreso un 47enne che stava abbattendo, nel giardino di casa, una balia nera, esemplare protetto, attirato con l’utilizzo di richiami vivi.
Ma la carcassa del volatile non era l’unica: i militari hanno rinvenuto anche alcuni esemplari di prispoloni, altre nove balie nere, 13 taglioline a scatto armate e con esca, due taglioline a scatto in cui erano intrappolati due codirosso, un fagiano e quattro richiami vivi. Nel garage dell’abitazione il kit del “perfetto bracconiere”: cinque gabbie con lucherini vivi, mentre nel congelatore conservava cinque fringuelli e un verzellino. Per l’uomo, già finito nei guai nel 2020 per reati in danno degli animali, è scattata l’ulteriore denuncia per furto aggravato, caccia non consentita e detenzione di avifauna protetta.
Fonte: quibrescia.it