
In un paese che presenta un’alta densità di artisti, critici d’arte e collezionisti e che ha «numi tutelari» antichi come Inganni e Gigola, non potevano mancare le più moderne e spettacolari opere di bodypainting. Un’arte che spesso porta brividi tra il pubblico per la presenza di modelle vestite quasi esclusivamente di immagini dipinte direttamente sul corpo. Legato all’arte degli anni Sessanta, il bodypainting è diventato un fenomeno di massa, che si è sviluppato parallelamente ai tatuaggi.
Gussago ha partecipato, con Diana Verona – modella, atleta, ballerina e pittrice gussaghese, fondatrice dell’associazione sportiva Asd D-Light – ai campionati mondiali di categoria, che si sono da poco tenuti in terra austriaca. E con buoni risultati. Al World bodypainting festival austriaco hanno partecipato artisti di più di 50 Paesi, divisi in diverse categorie, come brush&sponge, airbrush, special effect, uv e, da quest’anno, la nuova categoria «team»: una tecnica mista libera caratterizzata dalla presenza di due artisti per tutte le sei ore della prova.
«In questa categoria – spiega Diana Verona – ho partecipato con Nicola Loda (di Paitone) e Gloria Bordin (di Montagnana, in Veneto) e siamo arrivati sesti. Con Marilena Censi ci siamo piazzati invece al 15° posto nella categoria brush & sponge: la spedizione è andata bene».
Federico Bernardelli Curuz
Fotografie di Marco Tosi e Davide Da Damos.