L’ordine arrivava via Facebook, arrestato operaio per spaccio di cocaina

Arrotondare lo stipendio da dipendente spacciando qualche grammo di cocaina. Un secondo «lavoro» redditizio, senza dubbio, ma anche pericoloso. Molto. Lo sa bene il 35enne operaio di casa a Gussago pizzicato nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia. L’uomo era in contatto con i suoi clienti attraverso le chat di WhatsApp e il servizio di messaggistica di Facebook. Con questi aveva messo a punto un linguaggio, cifrato ma non troppo, per cercare di non dare nell’occhio. Le frasi scambiate in Internet erano evidentemente non esplicite: bastavano poche e generiche parole per accordare l’appuntamento e lo scambio droga, denaro.

L’incontro avveniva sotto casa dei genitori dell’operaio: pochi secondi sono bastati ai carabinieri per registrare i movimenti dello spacciatore e dei suoi clienti e per stroncare il giro. L’uomo è stato sorpreso con pochi grammi di cocaina, arrestato e portato davanti al giudice per la convalida. Ora è agli arresti domiciliari, con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio.

Fonte: Giornale di Brescia

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