Minoranza all’attacco sulla decisione di costruire nuovi immobili di pregio.
Le minoranze politiche si schierano contro la costruzione di nuovi edifici «di pregio» in zona Croce, all’interno di uno spazio definito urbanisticamente come Nucleo di Antica Formazione, su una superficie di 1500 metri quadri. Forte imbarazzo nei confronti dell’operazione è stato manifestato anche da due esponenti della maggioranza, Paola Ricci architetto, assessore alla cultura e alle politiche della pubblica istruzione, e il consigliere Alfredo Fiume, che si sono astenuti al momento della votazione, in Consiglio comunale.
«Con questo intervento non si realizza nessuna riqualificazione del comparto. Viene demolito un edificio esistente per costruirne due di lusso e non vi è nessun miglioramento ambientale. È una variante urbanistica camuffata da Piano integrato di intervento che crea un pericoloso precedente»; queste le osservazioni di Lucia Lazzari, Lega Nord e Damiano Ceretti, lista civica «Con Voi», all’opposizione, in occasione dell’Approvazione del documento di inquadramento finalizzato all’adozione del Programma integrato di intervento denominato «Santa Croce 28». Voto contrario è stata la scelta della lista civica «Con Voi», di Lega Nord e del Movimento 5 Stelle.
«Il progetto prevede un intervento di riqualificazione generale del lotto in oggetto – replica la Giunta -. Vengono rimossi gli stabili che andavano a saturare in maniera disordinata il cortile; il nuovo fabbricato, andrà a ricostituire la naturale cortina edilizia in continuità con l’allineamento che gli stabili adiacenti creano nei confronti delle singole corti. E prevede la riqualificazione dell’area verde e la sua destinazione a verde pertinenziale del costruito». La realizzazione si articola in un edificio, definito di pregio, composto da due unità abitative. Si tratta di un unico corpo di fabbrica con pianta ad «H» disposto su due piani fuori terra. Al piano terra trovano collocazione la zona giorno e i garage, mentre al primo piano la zona notte e due grandi terrazze esposte a ovest. «Tutti gli indirizzi di piano – si legge nel documento di inquadramento del progetto – sono orientati verso una particolare tutela del paesaggio e dell’ambiente costruito, rispettando e conservando i caratteri tipologici del centro storico e migliorando i coni visivi esistenti. La realizzazione di tale intervento costituisce il naturale completamento dell’area che al momento risulta disordinata e incompleta. L’uso di materiali tipici e le finiture esterne dello stabile coerenti col centro storico, facilitano l’inserimento nel contesto del nuovo fabbricato». Attualmente, all’interno di quest’area, trovano posto un vecchio fabbricato rurale, recentemente ristrutturato e un volume accessorio destinato al ricovero degli attrezzi. «Qui non recuperiamo un edificio ma ne abbattiamo uno e raddoppiamo le volumetrie esistenti. In questo modo, poi, si continuano a erodere aree verdi che forse conveniva lasciare tali. È necessario tutelare maggiormente il nostro territorio», questo il parere di Damiano Ceretti, lista civica «Con Voi» che trova concorde anche Lucia Lazzari, Lega Nord: «Il mio giudizio è assolutamente negativo – precisa l’ex sindaco di Gussago -, si demolisce un’unità abitativa, se ne costruiscono due e non si riorganizza per nulla l’ambito della Croce: si aumenta solo il peso abitativo e la circolazione in due vie strette; si crea una piccola area verde, ma scompare un grande brolo».
Federico Bernadelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia