Il sindaco Giovanni Coccoli tenta il bis, mentre il centrodestra – al contrario dell’ultima tornata – si presenta compatto con Stefano Quarena a caccia della rivincita. I due candidati sono stati protagonisti del ballottaggio cinque anni fa. A sparigliare le carte c’è Rossella Olivari, appoggiata dal Pd. I tre aspiranti alla fascia tricolore hanno già svelato parte dei loro programmi.
Giovanni Coccoli – 49 anni, tre figli -, che guida la lista Gussago Insieme, vuole portare a termine tutti i progetti già avviati «per dare il colpo d’ala a uno sviluppo del paese all’insegna della sostenibilità». Nella sua agenda un lotto di opere prioritarie: il nuovo tratto di strada della frazione di Navezze, un intervento atteso da anni e ora in fase di progettazione definitiva esecutiva. In programma anche la demolizione e ricostruzione della scuola media e dell’asilo, e il mega intervento che riguarda la ristrutturazione del municipio e della piazza, un’opera già progettata per un importo di quasi 6 milioni di euro».
Stefano Quarena – 52 anni, due figli, dirigente d’azienda e membro dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia – è stato vicesindaco e assessore alla Cultura, Sport e Pubblica istruzione dal 2009 al 2012. Forte del sostegno della coalizione tra FdI, Lega e della civica Gussago nel cuore, guidata da Luca Aliprandi, che riunisce Forza Italia, Grande Nord, Udc e Contea di Ronco, punta a vincere al primo turno. «Servono progetti a medio-lungo termine, dal momento che la popolazione di Gussago si appresta a superare quota 20mila residenti», spiega Quarena, concentrando il programma su «viabilità, scuole, servizi e un paese più pulito».
Guarda ai valori progressisti, europeisti, costituzionali e antifascisti Rossella Olivari – 40 anni, insegnante, una figlia -, candidata della lista Pd per Gussago – Comunità Democratica, perno di un nuovo centrosinistra allargato. «Crediamo che dopo molti anni, anche il miglior gruppo esaurisca la spinta innovativa e l’energia che ne avevano caratterizzato le origini, e questa non è una critica, ma un dato fisiologico – spiega -. Non intendiamo cancellare ciò che è stato fatto prima di noi, ma progettare il futuro di Gussago in funzione delle nuove generazioni. Dobbiamo riqualificare il territorio, in particolare scuole, edifici e spazi pubblici».
Cinzia Reboni
Fonte: Bresciaoggi