Fala a sbalàde dè nef

Fala a sbalàde dè nef

Le bàle dè néf

I fàa ‘n fortino e pò i sè dividìa pròpe ai pè dèl Castèl, a le banchète; èn pó föra, e chèi dènt che difindìa. Bàle dè néf che ulàa come saète.

Le palle di neve. Facevano un fortino e poi si dividevano, proprio ai piedi del Castello, alle panchine; un po’ fuorie e quelli dentro in difesa. Palle di neve che volavano come saette.

Un tempo la neve accompagnava ogni inverno. Questo gioco si svolgeva spesso tra gruppi di quartieri rivali e si trasformava in vere e proprie battaglie, combattute a mani nude e con il naso che gocciolava per il freddo. I più maliziosi, nella palle di neve, nascondevano un sasso e allora il gioco si faceva pericoloso. Alla fine tutti a casa a riscaldarsi accanto al camino.

Da Almanacco Bresciano 2012
per gentile concessione di Giovanni Cherubini, Direttore ed ideatore, a Achille Giovanni Piardi.

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