Promuovere i legami con il territorio. È il collante che rilega l’edizione 2019 di Jazz on the road e trova d’accordo tutti gli stakeholder dell’iniziativa. Legami declinati nel rapporto di collaborazione con le amministrazioni dei comuni limitrofi, secondo le parole del vicesindaco Laura Castelletti, così come nel riconoscimento dei giovani musicisti locali, secondo l’appassionata prolazione, in conferenza stampa, di Francesco Schettino, infaticabile presidente dell’associazione Jazzontheroad. Come pure nell’intervento del sindaco Emilio Del Bono, a sottolineare lo sforzo di un capoluogo di provincia, pur in comuni di media grandezza come quello bresciano, di pensare e muoversi in un’ottica di Area metropolitana, rilanciando agli operatori culturali il ruolo di pionieri nell’esplorazione di nuovi spazi, urbani e non, nell’ambito della propria azione culturale. È in questa prospettiva che l’apertura della rassegna, alla sedicesima edizione, si terrà in piazza San Lorenzo a Gussago, dove il 28 giugno alzerà il sipario la cantante di Melbourne Allysha Joy, accompagnata dal collettivo 30/70, artisti di punta del panorama Nu-Soul australiano.
Una collaborazione, questa con il comune della provincia, che la gussaghese assessore alla cultura Paola Ricci auspica foriera di altri progetti, volti a fare stabilmente rete con i comuni della cinta bresciana. In città il festival si svolgerà nel primo, lungo fine settimana di luglio, preceduto da un’anteprima cinematografica, mercoledì 3: alla sala Der Mast, si proietterà il lungometraggio The ballads of Fred Hersch, dedicato allo straordinario musicista americano. Che è certamente il protagonista da non perdere nel cartellone di piazza Brusato, dove si esibirà a chiusura del festival, domenica 7, in un recital di piano solo, dimensione intima nella quale la sua musicalità trova da tempo una delle più appaganti estensioni espressive. Altre novità della programmazione saranno i concerti posti in apertura di ognuna delle quattro serate in piazza Brusato, animati dai musicisti del collettivo New Way, progetto con cui la rassegna sostiene gli artisti più giovani, a cominciare dal quartetto dei Mud Pie ( Marta Colombo, Alex Stagnoni, Nicola Rizzi, Sebastiano Ruggeri) che il 4 luglio aprirà alla band dubsoul-fusion del tastierista inglese Joe Armon-Jones. Venerdì salirà sul palco un pianista quasi di casa a Brescia, Giovanni Guidi, che, preceduto dagli Scarfoy di Carlo Cherubini, Pierfrancesco Pasini, Giovanni Sorlini e Alain Morandi, con il suo quartetto presenterà Avec le temps, recente pubblicazione discografica targata Ecm. Sabato sarà la volta di un altro degli imperdibili, il trio del chitarrista Julian Lage, ancora giovane e già una stella della sei corde, che sa far cantare come pochi altri. Prima di lui il trio di Edoardo Morselli, Levi Alghisi e Umberto Odone. Conclusione domenicale con Hersch e, in apertura, con il quartetto di Simone Bigioli, Massimo Pietta, Gabriele Guerreschi e Michele Zuccarelli.
Luigi Radassao
Fonte: Corriere della Sera – Ed. Brescia
Per approfondire:
http://www.jazzontheroad.net