Fine maggio 2020: fienagione ultimata in via Fratte

Fienagione via Fratte maggio 2020

Gussago, maggio 2020: fienagione ultimata in via Fratte.
Così scrive il nostro Giuseppe Reghenzi, fotografo itinerante, chè a Güsàch sè dizarès: “èn po girovàgo”; il titolo è opera sua.

Achille Piardi commenta: … ‘na part dè la èciå Bredå dèi Odorici, ‘ndoe le lauràå tate famìe dè Güsàch; …giönå dè chèste, sul ‘n dèl 1927, ‘l-è pò ‘nadå a laurà èl tèré dè Bigì Lisnå/Bonometti ai Runcù in Val morta; chèlå dè Bigì Piardi (1890) fiöl dè Rico (1853) dè Andrea (1799) dè Andrea (1767). Le otre famìe iè restàde …sö la Bredå. (…gratificando il fotografo Giuseppe Reghenzi).
Giuseppe Reghenzi. Grazie a te per le gradite spiegazioni.

Tutte le famiglie braccianti della Breda Odorici vissero nel grande e promiscuo cortile, con ingresso senza portone, detto dèi Burtulèto! Quel cortile posto a sinistra lasciando èl Cantù e prima di giungere all’inserimento della via Meano sulla via G. Marconi. Una famiglia, quella di Cesare Piardi detto Gino visse nel cortile chiuso, con ingresso e portone autonomo, sito poco prima di quello summenzionato. I detti Burtulèto sono, come dire Bonfadelli o Bonfadelli – Piardi ovvero Piardi – Bondafelli; infatti per la gente della contrada Piazza vennero amabilmente ricordati così. Con loro, in detta zona di metà vVia Marconi, vissero anche i Sabattoli, i Cerlini, i Colosini, i Piozzini, i Peroni detti Culunèi ed altri. Risponde ad assoluta verità – oltre ad essere una manifestazione di amore, anche ultra materno – che Emilia Bonfadelli, vedova di guerra di Giovanni Piardi (caduto sul Fronte del Carso, nel 1916), oltre ai suoi figli Piardi condusse, allevò e crebbe i tanti Bonfadelli figli del fratello Pietro rimasto, nel 1930, improvvisamente vedovo di Elisa Piardi, sorella del defunto marito Giovanni.

Giuseppe Reghenzi. Senti, Achille, che odore di fieno!
Achille risponde: Lo escucho muy bien; me parece olor de yerba! ?Y a usted, don Josè Reghenzi?
Giuseppe Reghenzi. Sentirmi chiamare don Josè mi riempie di baldanza; …fate largo.
Giuseppe Reghenzi. I Piardi a Gussago avevano mille tentacoli!
Pensa un po’, Giuseppe, che Andrea Piardi junior (1799) – capostipite di tutti i Piardi di Gussago, nessuno escluso – fu, con sei sorelle, l’unico figlio maschio di Andrea senior (1767). Andrea junior ebbe, a sua volta, da Elisa Ogna – figlia del noto bresciano di città dottor medico Giovanni – dal 1844 al 1853, otto figli che – a gennaio 1854 – lasciò orfani infanti; infatti il più grande degli otto fratellini non aveva ancora 10 anni.

Per completare la risposta all’interlocutore: le sei sorelle di Andrea Piardi junior (1799) si accasarono con Angelo Bregoli di Pezzaze in Val Trompia (grande, munifico benefattore di quella comunità di montagna), con i Codenotti di Navezze/Civine, detti Baldi (i cui discendenti si sposarono con gli Albertini detti Baléc), i Tosini (parenti dei Cherubini), gli Alberti, i Bozzoni/Brozzoni, e con altri ancora. Gli otto piccoli orfani del 1854, relicti di Andrea Piardi junior, sei maschi (di cui cinque al seguito di Garibaldi, anche con i noti Mille) e due femmine (Marianna e Teodora) formarono anche loro famiglia con: i Trebeschi di Casaglio, i Codenotti di Navezze (detti dèl Bèlo), i Tosini, i Nauti di Lavenone in Val sabbia, i Firmo, gli Olivares di Brescia, i Cancarini di Carcina ed ancora con i Trebeschi.

Guarda un po’, Giuseppe, dove siamo sin giunti a raccontare! Tutto “per colpa” di una fienagione di maggengo “mazèng” in quel di Gussago, rappresentata in una tua foto nella quale pare di vedere la pianura salire sulle pendici dèl mut dè Mirabèlå, ‘nvece dèi Odorici ‘l-erå la Bredå. Grazie.

Fotografia di Giuseppe Reghenzi.
A cura di Achille Giovanni Piardi.

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