Fondazione Richiedei: cambio del Cda con polemica

Ingresso Fondazione Richiedei a Gussago

Il sindaco Marchina ha nominato il Cda che sceglierà il nuovo presidente della Fondazione. Gardoni: «Molti volevano la nostra riconferma, peccato non poter continuare».

Un nuovo Cda per la Fondazione Richiedei. E quindi un nuovo presidente. Perché Fausto Gardoni, appunto presidente uscente dopo 5 anni di attività, non è stato riconfermato nella squadra nominata in questi giorni dal sindaco Bruno Marchina. «A fine 2009 non c’erano soldi per pagare gli stipendi, le tredicesime – racconta Gardoni -; le banche chiedevano il rientro, c’erano 7 milioni di fatture fornitori scadute. In questi anni abbiamo portato la situazione del Richiedei vicino al pareggio. Mi auguro che il nuovo consiglio possa continuare e lavorare bene per tornare alla tranquillità. Per il Richiedei non c’è default né “scaduto” con banche o con fornitori. Il mio si è dimostrato un Cda molto compatto, impegnato e presente e ho già avuto modo di ringraziarlo. Peccato non poter continuare il nostro percorso».

Lunedì 22 l’inizio delle funzioni operative del nuovo Cda, con la nomina del presidente e del suo vice. Il Consiglio di Amministrazione, giunto al termine naturale del mandato, è stato ricostituito – come stabilito dallo Statuto della Fondazione Ospedale e Casa di riposo Nobile Paolo Richiedei – con decreto – ordinanza del sindaco di Gussago, sono stati nominati: Carlo Bonometti, Giovanna Piazza, Armido Quadri, Giuseppe Scaratti e Emanuele Spennati. «Sono molto contento di aver messo insieme quello che credo sia un ottimo gruppo di persone – spiega il sindaco Marchina -, tutti tecnici, con competenze di altissimo livello e in grado di rispondere appieno alle diverse problematiche che dovranno essere affrontate sul tema Richiedei. Il nuovo Cda non è la bocciatura di quello precedente, che ha fatto un ottimo lavoro. A loro va tributato un doveroso ringraziamento, in quanto ha compiuto enormi passi in avanti. Il nuovo gruppo è chiamato a tracciare quel percorso strutturale definitivo che toglierà l’ente sociosanitario dall’incertezza e lo porterà su una strada che conduca verso il ritorno alla mission del Richiedei, ovvero occuparsi principalmente del tema anzianità e dell’assistenza. Ora si apre quindi una nuova fase».

Ad agosto il Comune aveva pubblicato un avviso con il quale invitava i consiglieri comunali e le associazioni locali a proporre le candidature per la nomina dei membri del Cda: «Diciotto associazioni di Gussago e quasi tutti i partiti – prosegue Gardoni – volevano ricandidare l’attuale consiglio, ma il sindaco non se ne è curato e non siamo stati nemmeno interpellati: ovviamente è una sua facoltà. Dalla nostra abbiamo cinque anni di lavoro non retribuito, di significativo impegno su grandi emergenze; il lavoro svolto con professionalità rimane a beneficio della Fondazione. Noi non abbiamo mai operato politicamente, ma in funzione delle esigenze dell’Ospedale. Ringrazio i dipendenti e le organizzazioni sindacali per lo spirito costruttivo di dialogo che ha sempre regnato. Auguro alla Fondazione e ai dipendenti tutto il bene e un felice futuro». Lunedì si scoprirà chi raccoglierà il testimone di Gardoni, un compito che non sarà certo facile, in gioco c’è il futuro della Richiedei.
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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