Fondazione Richiedei: rinomina del Cda con 2 membri in più

Fondazione Richiedei

Il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Fondazione “Ospedale e casa di riposo nobile Paolo Richiedei” agita Gussago. Il dubbio sollevato dal leader dell’opposizione in Consiglio comunale, Stefano Quarena, è che «ci sia stata troppa superficialità nell’affrontare la questione». I fatti sono questi: venerdì il sindaco, Giovanni Coccoli, ha rinominato l’intero Cda della Richiedei, su sollecitazione di Ats e di Regione Lombardia. La ragione è semplice: dal 2014, in ottemperanza alla legge 122 sulla Spending review, i consiglieri sarebbero dovuti passare da 7 a 5. Peccato che ci volesse una modifica dello Statuto che il Cda in carica fino al 2014 non aveva ratificato: così, sia il sindaco Bruno Marchina (nel 2014) che l’attuale hanno dato per scontato il recepimento e, quindi, hanno nominato solo 5 consiglieri. «Colpa nostra, ma anche degli organismi di controllo, come Ats e Regione – si difende Coccoli -: come è possibile che in 5 anni nessuno si sia accorto dell’incongruenza?». Il nuovo Cda si è insediato sabato mattina: accanto ai due nuovi membri, Giuseppe Casella e Paolo Conti, sono stati riconfermati Carlo Bonometti (presidente), Armido Quadrini (vice), Erica Sabbadini, Emanuele Spennati e Renato Verona. «Le nomine sono state fatte in fretta per evitare un commissariamento da parte di Ats, scegliendo tra due dei quattro candidati che erano stati esclusi a settembre – chiarisce Coccoli -. In realtà, il cambio di Statuto è stato approvato già dal precedente Cda e trasmesso a giugno a Regione Lombardia, che però l’ha preso in esame solo nei giorni scorsi». Da qui nasce l’equivoco: in Comune si pensava che i membri fossero 5, mentre il passaggio non era ancora avvenuto. «I consiglieri non vengono remunerati, quindi non c’è nessun danno erariale», commenta Coccoli. Più polemico Quarena: «C’è stata un po’ di leggerezza nel gestire la questione da parte dei due sindaci», spiega, sostenendo anche che «nella nomina dei due nuovi consiglieri non è stata presa in considerazione la candidatura che avevamo presentato noi, che era di alto livello: è stata una mancanza di galateo istituzionale, che non ha tenuto conto della minoranza più rappresentata a Gussago». Quarena pone un altro dubbio: «Perché il Cda non è stato nominato solo per cambiare lo Statuto e durerà 5 anni?». La risposta arriva da Coccoli: «Lo Statuto è già stato modificato, dal prossimo Cda i membri saranno 5».
M.VENT.

Fonte: Bresciaoggi

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