Fondazione Richiedei: le 2 strutture gestite come se fossero centri Covid

Fondazione Richiedei

L’utilizzo dei posti letto delle Rsa per dimessi in quarantena da strutture ospedaliere, non ha creato situazioni critiche nell’ospedale di Palazzolo e nella Rsa di Gussago, gestite dalla Fondazione Richiedei. Il segreto? La fondazione dal 24 febbraio ha gestito le strutture come un nosocomio Covid: personale protetto con Dpi, controllo all’entrata in servizio dei dipendenti con termoscanner, e, da alcuni giorni tamponi per tutti, personale e ospiti. Il 4 marzo, dopo la morte di un ospite, per presunto Covid 19, è stata isolata l’intera sezione dove era ospite: stop ai volontari che assistevano gli ospiti, e, per quanto doloroso, alle visite dei parenti. Il 4 marzo con l’entrata in vigore della zona rossa, il Richiedei con termoscanner portatili ha iniziato il controllo della temperatura di quanti entravano e ha disposto la chiusura del centro anziani, e due giorni dopo quella di tutti gli accessi. Dal 12 marzo la fondazione ha fornito e imposto l’uso di tutti i Dpi al personale con tamponi per ospiti e personale ammalati. Il 16 marzo, quando un ospite è risultato positivo, tutti sono stati divisi tra sospetti sintomatici e contagiati creando zone separate. Quasi negli stessi giorni è stato siglato l’accordo tra i sindaci di Palazzolo e Gussago che ha permesso di accogliere gli ammalati dimessi per la fase finale delle terapie dagli ospedali di Chiari, Iseo e Civile di Brescia mettendo a disposizione oltre cento posti letto risultati vitali per le strutture ospedaliere sotto assedio. La struttura di Gussago è stata divisa in due aree separate, mettendo a disposizione 38 posti letto, seguiti da personale sanitario dedicato in rapporto al numero dei degenti, così come per l’ospedale di Palazzolo, che ha messo a disposizione 68 posti.

«Da lunedì scorso – ha dichiarato Carlo Bonometti, presidente della fondazione – abbiamo deciso di fare tamponi a tutti, ospiti e personale in accordo con Ats che li ha autorizzati. I primi quindici tamponi hanno accertato che erano positivi 8 casi sospetti, già isolati, ma anche la sorpresa di 7 asintomatici, a loro volta isolati. La struttura di Gussago accoglie 123 persone, 11 sono morte per Coronavirus, accertato».
GC.C.

Fonte: Bresciaoggi

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