Per garantire un futuro alla Fondazione si intende stimolare l’intervento della Regione.
Detto, fatto. Come anticipato nei giorni scorsi prendono il via giovedì 2 maggio, in Prefettura i lavori del tavolo istituzionale che mira a sbloccare la situazione della Fondazione Richiedei di Gussago. Al tavolo siederanno il prefetto Narcisa Brassesco, il presidente Fausto Gardoni e i componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione, gli assessori regionali alla Sanità Mario Mantovani e alla Famiglia, Maria Cristina Cantù, i consiglieri regionali delle aree interessate all’attività della «Richiedei», l’Asl, il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia, Ezio Belleri, i vertici dell’azienda ospedaliera Mellino Mellini di Chiari della quale fa parte l’ospedale civile di Palazzolo, i sindaci di Gussago e Palazzolo e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Umi.
L’obiettivo del tavolo è stimolare l’intervento della Regione. Il milione di euro arrivato nelle casse della Fondazione Richiedei grazie alla fideiussione con le banche del Comune di Gussago (che permette, nell’immediato, di garantire gli stipendi e di pagare i fornitori) infatti non basta. Senza il riconoscimento da parte della Regione delle tariffe specialistiche per l’Alcologia di Palazzolo e l’adeguamento del budget della Riabilitazione di Gussago, oltre all’aumento dei posti letto dell’Hospice di Palazzolo da otto a tredici, gli sforzi per garantire la sopravvivenza della Fondazione rischiano di essere vani. L’intervento della Regione rimane, dunque, l’ultimo possibile dopo che nei mesi scorsi anche i lavoratori della Richiedei hanno sottoscritto – attraverso i loro rappresentanti sindacali – un accordo che prevede una riduzione non lineare sul premio di produttività che permette alla Fondazione di risparmiare circa mezzo milione di euro l’anno.
Fonte: Giornale di Brescia