Fotogallery 4^ edizione “Classi(ci) in scena – Premio Giovanni Canu”

Fotogallery Classici in scena 2014

Mercoledì 4 giugno 2014 presso la sala polifunzionale “Mons. Bazzani” di Gussago si è tenuta la serata finale della quarta edizione dei “Classi(ci) in scena – Premio Giovanni Canu”. L’evento è dedicato, da due anni, a Giovanni Canu, docente prematuramente scomparso nel 2011. Il 3 ed il 4 giugno nella chiesa di San Lorenzo e nella sala “Mons. Bazzani” gli allievi che hanno seguito i laboratori di teatro nel corso dell’anno si sono sfidati a suon di copioni originali tratti da Omero, Plauto, Eschilo, Shakespeare, Goldoni, Manzoni e Pirandello. La giuria presieduta da Daniela Guizzon ha scelto come migliori attori Simone Moscatelli, Nadir Kalbi, Nicolò Pedretti, Omar Pè e per le ragazze migliori attrici Chiara Stucchi, Gioia Venere Facchi, Martina Baessato, Valeria Benedetti. Il premio al miglior gruppo è stato assegnato a “Maschere fuori”, che ha portato in scena una piece su Pirandello della prof. Maria di Dio. Interessante e sperimentale anche la classe 1E con Odissea XS, con la regia della prof. Arianna Baresi e le musiche di Mariarosaria Di Bari. L’elevata qualità dei concorrenti ha portato la giura ad una serie di menzioni tra cui Daniele Pagnoni, Paolo Rampulla, Elisabetta Poli, Marida Maffessoli, Gianluca Consiglio e Gabriele Mignocchi.

A vincere però sono stati tutti gli allievi, ben 103, che hanno seguito i corsi di teatro che, da alcuni anni, fanno parte, a pieno titolo, del curricolo dell’istituto franciacortino. «Il teatro permette infatti – sottolinea Vittorio Nichilo, docente dell’istituto ed ideatore di Class(ci) in scena – di vincere paure ed insicurezze tipiche dell’età, gestire meglio le proprie emozioni, in un’età critica come la pre-adolescenza e avvicinarsi alla ricchezza del linguaggio grazie ai grandi scrittori classici, affrontati in maniera allo stesso tempo seria e gioiosa. I ragazzi, se motivati, sanno impegnarsi in scelte di valore, come quella di recitare in parti impegnative». Preparare gli allievi a questo appuntamento dà molto ai ragazzi ma anche ai loro insegnanti che si cimentano nella stesura di copioni e regia, come professoresse Arianna Baresi, Mariarosaria di Bari che hanno allestito una riduzione dell’Odissea o la professoressa Maria Di Dio che ha preparato un atto unico liberamente tratto da Pirandello.

A promuovere l’appuntamento l’assessorato alla Cultura, guidato da Paola Ricci e l’istituto comprensivo diretto da Enrica Massetti. Presente anche il Prof. Bruno Marchina (sindaco) e l’assessore Mazzini (servizi sociali). La rassegna anche quest’anno è stata possibile grazie alla generosità di due istituzioni che della solidarietà hanno fatto la loro missione: le locali sezioni di AIDO, presieduta da Alberto Piovani, e dell’AVIS, con Roberto Pensieri. Entrambi i sodalizi hanno rinnovato il loro sostegno anche perché con i ragazzi delle medie Venturelli svolgono, da anni, una serie di percorsi dedicati alla conoscenza della realtà della donazione e del volontariato. Da segnalare anche la disponibilità a fornire il teatro Bazzani, la parrocchia di Santa Maria Assunta. Si sono aggiunti anche alcuni commercianti gussaghesi come Christian Verzeletti, che, laurea in lingue con una tesi su Bruce Springsteen, in paese gestisce un’edicola dove però è possibile trovare anche le ultime novità librarie, oppure le titolari della “Bottega del gusto”, appassionate di tutto ciò che è territorio e cultura.

Ed il binomio cultura – territorio – ha evidenziato l’assessore alla pubblica istruzione Paola Ricci – è il valore aggiunto di questa rassegna «tra le poche dedicate in provincia, per quel che ne so, ai ragazzi delle scuole medie, che permette ai ragazzi di avvicinarsi ad un mondo come quello del teatro classico spesso lontano dalle loro sensibilità». Enrica Massetti a sua volta ha fatto notare come «Il teatro contribuisce a sviluppare pienamente quelle competenze emotive, intellettive e sociali che costituiscono fondamentali traguardi educativi».

Far parte della giuria è stato per me un esperienza edificante e di anno in anno intensifica la mia volontà di esserci… vivere, lavorare con i ragazzi è veramente bello… dai del tempo, ma in cambio hai molto. Esperienze del genere fanno bene all’anima. Negli anni ottanta un certo Luis Miguel cantava:

Noi, ragazzi di oggi, noi
Con tutto il mondo davanti a noi
Viviamo nel sogno di poi
Noi, siamo diversi ma tutti uguali
Abbiam bisogno di un paio d’ali
E stimoli eccezionali…..

Voglio lasciarvi con queste parole che ben calzano al contesto, è vero noi adulti siamo in obbligo di dare loro stimoli buoni (vedi il teatro) e avremo ragazzi eccezionali.

Resoconto a cura di Iosemilly De Peri
Fotografie di Pintossi Giampietro (Pierino).


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