Si sono conclusi mercoledì 30 luglio 2014 i quattro giorni di festa a Riviere di Brione, ma parrocchia di Civine, in occasione della Festa dei Santi Abdon e Sennen 2014. Sono stati quattro giornate caratterizzate da un tempo non certo clemente, ma che non ha impedito momenti di riflessione e di condivisione della parola di Dio. Belli i giochi nel cortile una formula che come diceva don Bosco aiuta i giovani ad avvicinarsi alla chiesa: il cortile è davanti alla chiesa e per farvi entrare un giovane, un adulto poi, bisogna prima passare dal cortile, lo stesso Don Bosco giocava con i ragazzi prima di invitarli al catechismo o alla messa. Pensando a queste cose ho trovato in Internet:
Padre nostro del cielo, per mezzo di san Paolo tu ci inviti a essere sempre lieti e a dar testimonianza della gioia che è in noi. Benedici questo tempo che dedichiamo al gioco e allo svago. Fa’ che acquistiamo forza per migliorare noi stessi e le nostre relazioni con gli altri. Grazie Signore.
Presente alla messa di conclusione c’era il prevosto di Gussago don Adriano Dabellani, che nella predica oltre ad elogiare il grande lavoro della comunità di Civine a decantato le bellezze del creato spingendoci ad una riflessione: che il tesoro nascosto che noi continuano a cercare non è poi cosi nascosto basta saperlo riconoscere e spesso lo si trova nelle cose semplici che ci circondano.
In conclusione della festa una scoppiettante Emy e vallette hanno estratto i numeri della tombola con ricchi premi. L’estrazione di numeri della sottoscrizione a premi a sancito la fine dei festeggiamenti. E siccome questi giorni sono stati caratterizzati dalla pioggia vi lascio con delle frasi sulla pioggia chissà che magari la smetta di piovere una buona volta e arrivi l’estate:
C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo.
Fabrizio De André, dalla canzone “Il Bombarolo”
Non può piovere per sempre!
Dal film “ Il corvo”
Poesia: cadrà dolce la pioggia.
Cadrà dolce la pioggia e si diffonderà il profumo della terra,
le rondini voleranno in cerchio stridendo;
canteranno le rane negli stagni a notte alta,
e i pruni selvatici biancheggeranno tremuli;
i pettirossi si vestiranno di penne di fuoco,
fischiando le loro ariette sugli steccati;
e nessuno saprà della guerra, nessuno
si curerà infine quando tutto sarà compiuto,
né albero, né uccello
farà caso all’umanità morente;
e la stessa primavera, quando si leva all’alba
appena s’accorgerà che ce ne siamo andati.
Sara Teasdale (St. Louis, 8 agosto 1884 – 29 gennaio 1933) poetessa statunitense.
A cura di Iosemilly De Peri Piovani.