Sindaco e imprenditori al dibattito sui risultati dell’indagine de Giornale di Brescia. L’agroalimentare, il manifatturiero, la cultura.
Un territorio di pregio della Franciacorta, che punta sulla qualità. Nelle relazioni sociali con un vivace associazionismo, in economia con l’eccellenza delle imprese agroalimentari e manifatturiere, nell’urbanistica con l’equilibrio fra paesaggio naturale e costruito. Una cittadina con un buon tenore di vita; con redditi, pensioni e depositi bancari consistenti, poco attrattiva però verso i giovani, con una bassa spesa sociale determinata dalle scarse risorse comunali di fronte, invece, a bisogni crescenti. Questi, in sintesi, i segni particolari sulla carta di identità di Gussago emersi l’altra sera durante il dibattito intorno ai risultati dell’indagine sulla qualità della vita. Un incontro con il sindaco Bruno Marchina, l’imprenditore (Distillerie Franciacorta) Luigi Gozio, il vice presidente della Pro loco Dario Spini, il presidente dell’Arthob Emanuela Rovelli, il direttore territoriale di Ubi-Banco di Brescia Sergio Simonini, sollecitati dalle domande dei nostri caporedattore Lucio Dall’Angelo e vice caporedattore Claudio Venturelli. Gussago non è un paese per giovani? In parte è vero, ha ammesso il sindaco. «Il mercato immobiliare propone prezzi alti. Tuttavia – ha precisato Marchina – abbiamo una tradizione di interventi in edilizia economica popolare, a prezzi convenzionati, proprio per favorire la permanenza delle giovani coppie. È imminente un bando per l’acquisto di alloggi in una zona bella a costi buoni». Più che la casa, per i giovani il problema è il lavoro, ha sottolineato il sindaco. La crisi si sente anche qui, eccome: «La situazione sociale è difficile». Ombre scure su un tessuto produttivo di eccellenza. «Questo – ha rimarcato Gozio – è un territorio ospitale, che offre parecchie opportunità agli imprenditori». Il marchio Franciacorta funziona, «ma bisogna cercare la qualità. Noi, ad esempio, stiamo lavorando sul metodo biologico di produzione. Le Distillerie (sessanta dipendenti) hanno un mercato interno stabile, va bene l’export». Simonini ha confermato la vocazione di Gussago. «La nostra agenzia raccoglie 160milioni e ne impiega 160. Un equilibrio – ha detto il direttore territoriale di Ubi – che esprime la qualità del paese. Questa è una zona unica, dove si sposano l’eccellenza del territorio e delle imprese, dell’agroalimentare e del manifatturiero, in particolare la meccanica». Da Simonini, tuttavia, l’invito ad allargare visione e confini: «Piccolo non è più bello, bisogna farsi conoscere all’estero facendo squadra».
Gussago significa anche gastronomia. «Gli operatori fanno sinergia per resistere alla crisi» ha detto Emanuela Rovelli (l’Arthob locale raccoglie quattordici operatori). «Abbiamo sviluppato progetti, come la Deco per lo spiedo, che promuovono la nostra ristorazione. Siamo attenti alla qualità della materia prima e ai prezzi di acquisto: uniti si hanno dei vantaggi sull’una e sugli altri». Le occasioni per attirare i forestieri a Gussago non mancano, ha affermato Dario Spini: «La nostra missione è valorizzare i beni materiali e immateriali del paese, come la cultura, il dialetto, le tradizioni». Un impegno che si traduce, ad esempio, nella Festa dell’uva. Ovviamente non mancano i problemi. «Per quanto riguarda le possibilità di spesa – ha sottolineato il sindaco – siamo un Comune povero. È un effetto perverso del patto di stabilità che penalizza i paesi virtuosi che spendevano meno. Una follia». Spesa sociale ridotta all’osso quindi, e impossibilità di investire il denaro che pure è in cassa: «Nel 2012 avevamo i 2 milioni necessari per finire la bretella di Navezze. Lo Stato, con le sue norme, ci ha impedito di procedere con l’opera».
Enrico Mirani
Al ventunesimo posto
Nel rapporto 2013 sulla Qualità della vita, promosso dal Giornale di Brescia in collaborazione con Ubi Banco di Brescia, Gussago si è collocato al ventunesimo posto sui 33 Comuni bresciani con oltre diecimila abitanti. In dettaglio, la cittadina della Franciacorta è al 26° posto per l’area che riguarda la popolazione, all’11° per l’ambiente, al 20° per l’economia e il lavoro, al 23° per il tenore di vita, al 12° per i servizi, al 20° per il tempo libero, al 19° per la sicurezza. L’altra sera, nella sala Camillo Togni, l’incontro per parlare di questi risultati, sottolineando eccellenze, criticità, prospettive.
Il futuro della Santissima nell’anima dei sogni
La pittura e il canto, l’armonia dei colori e delle note. Insomma, l’arte. Con il critico Maurizio Bernardelli Curuz, di casa a Ronco, e la cantautrice Elodea (Elisabetta Coiro), gussaghese doc. Due momenti di eccezione durante la serata nella sala civica Camillo Togni. Bernardelli Curuz ha illustrato uno dei capolavori di Angelo Inganni, «Veduta di villa Richiedei a Gussago», dipinto nel giugno 1859, forse nei giorni appena dopo la battaglia di S. Martino e Solferino. Una lettura iconologica suggestiva, una lezione di storia dell’arte. Con protagonisti gli elementi del dipinto, dai personaggi (Paolo Richiedei, Inganni e la moglie) al paesaggio (la villa, il giardino, i giochi d’acqua, la Santissima). Bernardelli ha anche lanciato un invito a salvare la Santissima: «Un’alleanza fra pubblico e privato, in nome dell’arte e della cultura, come è accaduto per il Castello di Padernello». Dopo la pittura, il canto e la musica con la bella voce di Elodea, che ha regalato ai presenti il brano «L’anima dei sogni», con cui nel 2011 ha vinto il Festival della canzone italiana di New York. Elodea ha già pubblicato due album e tre singoli. Applausi sinceri e convinti a Bernardelli Curuz e ad Elisabetta Coiro.
Il talento dei giovani, la forza delle famiglie
L’intraprendenza e il fervore dei giovani e delle associazioni possono migliorare ancora la qualità di vita del paese. Il messaggio passa tra le file del pubblico nella sala civica Togni, affollata l’altra sera in occasione del dibattito promosso dal Giornale di Brescia. «Sala Togni che è stato uno dei primi contenitori culturali di Gussago» ha spiegato la studiosa e ricercatrice di storia Rinetta Faroni. «Uno spazio che, insieme a tante altre realtà che si stanno formando sul territorio, ha permesso alla cultura locale di divenire protagonista, poggiando sull’energia e sul talento di tanti giovani gussaghesi».
Vigore e forza espressi anche dai ragazzi del Gussago Rugby, realtà impegnata nell’effettuare «in forma gratuita e a fini sociali – ha detto il presidente Andrea Bulgari – corsi e promozioni dello sport». La stessa dedizione che ha portato la formazione franciacortina al primo posto in classifica nella serie C. Tutto questo è stato ottenuto nonostante le condizioni difficili delle strutture sportive e in particolar modo dei campi da gioco, ai limiti della praticabilità. «Interverremo presto – ha assicurato il sindaco – ricorrendo al sintetico». Il campione di ciclismo Guido Bontempi (sedici tappe vinte al Giro d’Italia, cinque al Tour, quattro alla Vuelta) ha poi portato la sua testimonianza sul valore dello sport; ha rimarcato i ritardi della mentalità italiana, ancora distante da quella europea in fatto di filosofia delle due ruote nelle città.
In sala si è poi svelato il sogno ambizioso della Contea di Ronco, progetto un po’ dadaista dell’imprenditore Ettore Marchina. Un’idea che richiama l’autonomia feudale, una provocazione per valorizzare la frazione gussaghese. Eccellenze e associazionismo sono l’asso nella manica dell’imprenditoria gussaghese. Fabio Micheletti, presidente dell’associazione Botteghe e mestieri, ha parlato del sodalizio «nato da un anno, che sta raccogliendo sempre più iscritti e che è riuscito a creare già molte iniziative interessanti nel 2013, e ha in programma nuove idee per il 2014, grazie alla forza della sinergia». Forza che dimostrano anche le famiglie gussaghesi, a detta di don Angelo Gozio, «dotate di spalle ampie, in grado di reggere il peso di questi momenti, difficili per tutti». Un augurio di speranza è venuto ancora da una giovane, che sta conquistando spazi a New York. Elodea, a chiusura di serata, ha interpretato la bellissima «L’anima dei sogni», canzone scritta a Gussago e portata in America per intaccare il cuore della Grande Mela.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia
Fotografie di Pintossi Giampietro (Pierino) per Gussago News.