La regina Mille Miglia incorona lo spiedo De. Co. gussaghese. Il drappo rosso – tonalità rosso Mille Miglia, sia chiaro – ha avvolto e screziato di fascino Gussago, che ha avuto l’onore/onere di ospitare il traguardo sportivo della corsa, e il pranzo conclusivo prima della passerella fino in città. Festa, colori, applausi – in piazza Vittorio Veneto – e lo spiedo – al centro sportivo Corcione – hanno dato il benvenuto agli equipaggi e all’intera carovana. Oltre 1.500 le porzioni servite dall’Associazione Ristoranti di Gussago, per un piatto che ha raccolto i favori della stragrande maggioranza dei partecipanti alla corsa, italiani e bresciani in primis, ma anche tanti «forestieri», molti al primo assaggio del piatto tipico. «Mai provato», spiegano alcuni stranieri; «una sorpresa molto positiva» è il giudizio, dopo aver addentato il succulento lombo. «Pollice in su», hanno mimato in molti.
Tantissimi i fans della corsa, anche tra i più piccoli, mani appese alla rete di protezione e faccia schiacciata contro le griglie per cercare di vedere da più vicino possibile le auto parcheggiate poco lontano. L’intero paese, per un giorno, è diventato l’equipaggio simbolico di una delle corse più affascinanti e belle d’Italia e del mondo. La bandiera a scacchi è stata sventolata: Gussago non solo ha tagliato (ottimamente) il traguardo, Gussago è stata il traguardo.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte articolo: Giornale di Brescia
Fotografie: Pintossi Giampietro (Pierino)
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