Durante la settimana di eventi proposti per la Festività di Santa Maria Assunta, la sera del 12 agosto 2014 si è svolta presso la Prepositurale Pievana di Gussago una serata alquanto singolare e unica. Col pretesto di presentare il libro, edito dalla parrocchia stessa, dal titolo “I Paramenti della Pieve di Gussago – dal Settecento all’Ottocento vicende storiche e modelli” scritto dalla Dr.ssa Sara Vittorielli, si è potuto assistere all’esposizione di alcuni dei paramenti più belli custoditi dalla Prepositurale. L’incontro ha visto come moderatrice Rinetta Faroni, che ha anche illustrato il percorso storico che ha portato alla formazione delle Pievi e alla fondazione della Pieve di Gussago. Il Prevosto Don Adriano Dabellani ha introdotto la serata ponendo l’accento sul valore culturale e spirituale dei parati custoditi e, salutando le numerose persone accorse, ha elogiato lo studio fatto dall’autrice e l’importanza di conoscere tali tesori. Di seguito Mons. Federico Pellegrini, Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Brescia e Cerimoniere Vescovile, ha chiarito la rilevanza nella storia del vestirsi in modo simbolico e il significato stesso dell’abito intriso di simbologia religiosa, quale elemento per accostarsi a Dio e quale manifestazione di fede forte, molto evidente nel passato, accostata a quella presente che si rispecchia nella produzione seriale di paramenti considerati spesso di gusto banale.
Infine l’autrice ha posto l’accento sull’importanza e la difficoltà della conservazione dei paramenti ecclesiastici, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II°. Dopo aver brevemente dato alcune informazioni di carattere tecnico sui tessuti ha mostrato, tramite la proiezione di immagini su grande schermo, i parati più rilevanti (pianete, tunicelle e piviali) custoditi dalla Prepositurale, facendo una panoramica sugli stili e il cambio di gusto nei secoli, soprattutto nei ricami, e il particolare significato di ogni colore di fondo. Alla fine della serata i presenti hanno potuto avvicinarsi all’altare maggiore dove erano esposti, in esclusiva per la serata, una decina di paramenti databili tra il 1600 e la prima metà del 1900. Tutto quanto esposto durante la serata è contenuto nel volume acquistabile tramite offerta presso la parrocchiale e alla quale rimarrà l’intero ricavato, come aiuto per far fronte alle opere straordinarie della parrocchia.
S.V.